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03 Ottobre 2002 - 20 Ottobre 2002
sport - Il Cosenza riprende a vincere
Il Cosenza rompe il digiuno L'Ascoli si arrende a Oshadogan
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Un colpo di testa del difensore Oshadogan consente al Cosenza di incamerare tre punti preziosi. E' stata una gara dai due volti: brutta e noiosa nella prima parte, vivace e godibile nella seconda. Cosenza e Ascoli non si sono risparmiate: velocità, grinta e determinazione da vendere ma, in quanto al gioco, per i due tecnici c'è ancora molto da lavorare. Primo tempo da dimenticare, quindi, con poche occasioni da rete: Guidoni e Consonni per il Cosenza al 30' e 39', e in entrambe le circostanze è stato bravo il portiere ospite e Bruno per l'Ascoli. L'attaccante non riesce ad incocciare uno splendido assist di Bonetto. Ripresa decisamente più interessante, anche per merito della squadra di Sala che passa in vantaggio dopo appena cinque minuti: Consonni batte un calcio di punizione sulla trequarti per la testa di Oshadogan che anticipa tutti e mette in rete. Il gol galvanizza il Cosenza che spinge sull'acceleratore, sfiorando in più di un occasione il raddoppio. Clamorosa l'occasione capitata a Guidoni che di testa da buona posizione costringe Cejas ad uno splendido intervento. L'Ascoli stenta ad abbozzare una reanzione. La squadra marchigiana prova a rendersi pericolosa con veloci ripartenze ma, quasi mai, gli avanti bianconeri riescono ad impensierire la retroguardia silana. Nei minuti finali, il Cosenza si fa più guardingo e non rischia nulla fino al termine. Poi l'abbraccio dei tifosi per i tre punti guadagnati dopo tre scottanti sconfitte. Cosenza batte Ascoli 1-0 (0-0) Cosenza (4-3-3): Ripa; Oshadogan (25' st Lanzaro) Paschetta, Marco Aurelio, Sabato; Cardinale, Edusei, Consonni (14' st Tedoldi), Antonelli (43' st Baldi), Guidoni, Lentini. (82 Ochiuzzi, 19 Casale, 52 Alteri, 25 Perrone). All. Sala Ascoli (4-4-2): Cejas; Olivi, Tangorra, Savini, Aronica (25' st Di Venanzio); Lavecchia (30' st La Vista), Montesanto, Fontana, Bonetto; Bruno, Brienza (20' st Bonfiglio. (27 Maurantonio, 69 Montalbano, 8 Caracciolo, 13 Muslimovic) All. Pillon Arbitro: Treossi di Forli. Rete: 5' st Oshadogan. Angoli: 4 a 4. Recuperi: 2' e 4'. Ammoniti: Baldi e Bruno per simulazione, Paschetta per proteste, Bonfiglio per comportamento non regolamentare, Cardinale, Oshadogan, Lentini, Olivi e Bonetto per gioco falloso. Spettatori: 4.000.
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sport - Crotone-Sambenedettese 2-3
Sulla truppa di Auteri si è abbattuta la ‘maledizione di Fermo’. A quattro giorni dal primo stop della stagione, inflitto dalla Fermana nel recupero infrasettimanale della prima giornata, il Crotone crolla per la seconda volta e perde la prima posizione, scavalcato dal Pescara. Per una strana ironia della sorte il tutto gravita attorno allo stadio Recchioni di Fermo. Infatti il terreno di gioco dove i calabresi hanno trovato la prima sconfitta di questo campionato è anche il campo dove l’undici di Iaconi ottiene quei tre punti che consentono ai biancocelesti conquistare la vetta della classifica. Imbrigliati dalla compagine di Matricciani, che ha offerto una prestazione autorevole, i padroni di casa non sono riusciti a capitalizzare il gol in apertura e alla fine sono stati puniti da una Sambenedettese vivace e brillante. Il Crotone parte forte e al 7’ Artistico viene atterrato da Frau in piena area di rigore. L’arbitro fischia la massima punizione dal dischetto Artistico non sbaglia. Ma non trascorrono neppure sei minuti che il risultato torna in parità. E’ Soncin a superare Dei sugli sviluppi di una punizione battuta a sorpresa dai marchigiani. Il raddoppio ospite viene siglato al 65’ dal neoentrato Kanyengele, grazie a una gran botta da fuori area. Mentre il tris che mette in ginocchio gli uomini di Auteri viene firmato al 75’ da Napolioni, con un destro secco e preciso. Inutile ai fini del risultato la rete all’86’ del numero sedici di casa Bertolini. Qualcosa si è inceppato. In quattro giorni il Crotone ha sciupato un vantaggio di quattro punti, ha perso la testa della graduatoria e anche l’imbattibilità. Peggio non poteva andare. Fortunatamente per loro i calabresi non dovrebbero più incrociare sulla loro strada lo stadio di Fermo.
Fonte: Datasport
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sport - Triestina Cosenza 1-0
Una zampata di Fava decide Triestina-Cosenza Basta una rete alla Triestina di Ezio Rossi per avere la meglio su un Cosenza spentosi ben presto, dopo un' illusoria fiammata iniziale. La zampata di Fava, che ha regalato il vantaggio agli alabardati dopo solo 13 minuti, ha fissato anche il risultato finale, regalando altri tre punti alla matricola terribile, ancora una volta trascinata da un' indole indomita e da un' oculata disposizione tattica.I padroni di casa erano orfani dell' azzurrino Ferri (bloccato dagli impegni con l' Under 21) e dell' acciaccato Caliari, con Masolini in campo dall' inizio dopo i dubbi della vigilia. Il Cosenza era privo di Agliardi e Lanzaro, con Cardinale inserito solo nella ripresa e De Angelis promosso dopo un test all' ultimo minuto. Stesso modulo per le due squadre, ma l' undici di Antonio Sala, inesistente dalla cintola in su e troppo distratto in difesa, ha dimostrato ben altra condizione rispetto a quello locale. Parte bene il Cosenza con un' iniziativa di Lentini che, dopo 120 secondi, salta Bega sulla sinistra e trova un centro che supera Pagotto, con salvataggio di Bacis sulla linea. Da tre metri ancora un fendente a botta sicura di Casale, che sbatte la traversa piena: più facile sbagliare che segnare. Ma i locali iniziano a farsi vivi prima con una puntata di Ciullo e poi, con la difesa ospite imbambolata, con un ispirato tentativo di Baù, che lancia Fava al limite dell' area per un diagonale vincente da destra. Alla mezz' ora si fa vivo il Cosenza e protesta per una caduta in area di Lentini, dopo un contatto di spalla con Perisi, che l' arbitro giudica regolamentare. Prima del riposo, ancora un tentativo di Masolini dal limite, una fuga di Ciullo sul limite del fuorigioco, con errore nel controllo finale, e una punizione in piena area ospite per gioco pericoloso, con sinistro di Parisi ad infrangersi su un muro umano. Nella ripresa, anche Zanini chiede a gran voce un rigore e, al quarto d' ora, Baù spreca il raddoppio, calciando alle stelle solitario davanti al portiere. Vantaggio minimo per i giuliani, ma una superiorità indiscutibile, legittimata anche da una rete annullata, nonostante la sfera avesse superato la linea di porta di mezzo metro (azione personale di Masolini al 25' e spazzata di Marco Aurelio con il guardialinee a trarre in inganno l' arbitro) e un palo pieno timbrato nella ripresa da Zanini (27') con destro a girare su calcio piazzato. Per il Cosenza, solo una rasoiata di Antonelli per la facile parata di Pagotto, prima di un' altra occasionissima non sfruttata da Baù ed una pericolosa incornata di Fava direttamente sul fondo. TRIESTINA-COSENZA 1-0 Triestina (4-3-3): Pagotto, Bega, Bacis, Venturelli, Parisi, Gentile (17' st Budel), Masolini, Delnevo, Ciullo (1' st Zanini), Fava, Baù (42' st Medri). (12 Pinzan, 9 Beretta, 24 Boscolo, 27 Gubellini). Allenatore: Rossi. Cosenza (4-3-3): Ripa, Pagani, Oshadogan, Marco Aurelio, De Angelis, Consonni (27' st Tedoldi), Edusei, Casale (3' st Cardinale), Antonelli, Guidoni (3' st Alteri), Lentini. (82 Occhiuzzi, 7 Baldi, 21 Zirafa, 28 Paschetta). Allenatore: Sala. Arbitro: Racalbuto di Gallarate. Reti: nel pt 13' Fava. Angoli: 6-3 per la Triestina. Ammoniti: Pagani e De Angelis per gioco falloso, Consonni per proteste. Recuperi: 0' e 3'. Spettatori: 8.551. Fonte: Datasport
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sport - Cisclismo/volata d'oro di Cipollini
Azzurri spettacolo, volata d'oro di Cipollini Re Leone sfrutta l'ottimo lavoro di squadra dell'Italia e si aggiudica allo sprint i Mondiali di Zolder
Mario Cipollini ha vinto il campionato del mondo di ciclismo su strada a Zolder (Belgio). Il corridore toscano ha battuto tutti in volata. Fantastico il lavoro dell'Italia, che ha comandato il gruppo per tutta la gara, mantenendo alto il ritmo ed impedendo quindi ogni fuga. A 35 anni lo sprinter corona con il titolo iridato una carriera ricca di successi. L'ultimo italiano a vincere il Mondiale era stato Gianni Bugno nel 1992 a Benidorm.Uno spettacolo. Un azzurro al traguardo urla "Siamo stati una squadra vera!!!". Una squadra, questo mancava al ciclismo italiano, negli anni scorsi infarcito di prime donne che alla fine si combattevano l’uno con l’altra. Questa vittoria è anche quella del giovane commissario tecnico Franco Ballerini, ex grande campione che da re della Parigi-Roubaix si è trasformato in re dei tecnici. Ha lavorato un anno con una sola idea in testa, quella di portare a casa un Mondiale che pareva fatto su misura per l’uomo più famoso ed ammirato del ciclismo mondiale: Mario Cipollini. Oltre che un grande atleta, il toscano è anche un grande personaggio, che fa notizia sempre, nel bene e nel male. Ha vinto il Mondiale Cipollini, succedendo nell’albo d’oro a grandi campioni del calibro di Bugno (vincitore nel ‘91 e ‘92), Fondriest, Argentin, Saronni, Moser, Gimondi. E’ il 16mo italiano ad indossare la maglietta iridata. La cavalcata vincente di Cipollini, quasi traghettato dalla squadra verso il successo durante i 254 chilometri del percorso, ha fatto passare in secondo piano la cronaca della corsa. Una corsa vissuta su qualche scatto, ma nulla più. Una corsa sempre controllata alla grande dagli alfieri azzurri, tutti uniti nell'intento di far trionfare il loro capitano. Nel finale una caduta di gruppo, mentre il Re Leone si involava verso la vittoria. Una vittoria, sempre per la cronaca, ottenuta su Mc Ewen e Zabel. Ma gli occhi sono tutti per lui. Dopo anni di campioni mondiali anonimi, finalmente il ciclismo ha un re degno di tale nome: Mario Cipollini.
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sport - GP Giappone: nona doppietta Ferrari
GP Giappone: nona doppietta Ferrari Schumi conquista l'undicesima vittoria nel Mondiale ed insieme a Barrichello offre alla Ferrari la quinta doppietta consecutiva
Michael Schumacher, ancora lui, vince il Gran Premio del Giappone, conquistando la sua 64ma vittoria, l'undicesima in questo Mondiale, celebrando la nona doppietta Ferrari (la quinta consecutiva e la 61ma per la Ferrari) con il secondo posto di Barrichello. Alle loro spalle si piazza un ottimo Raikkonen, che approfitta dell'uscita di scena di Ralf portando i colori della McLaren sul podio. Tanto per far dimenticare i problemi di motore che hanno costretto Coulthard al ritiro al settimo giro. Montoya arriva, a fatica, al quarto posto, seguito da un sorprendente Sato, che conquista i suoi primi punti nel Mondiale ed offre alla Jordan quanto basta per il settimo posto nella costruttori. Per gli italiani è abbastanza buio, invece. Fisichella e Trulli lasciano prima del tempo la gara, durissima per i motori, soprattutto Honda, che perde anche Villeneuve e Panis. Per la Ferrari si chiude un'altra grande stagione. Una delle più belle. Come per la Bridgestone, che nell'alleanza con Maranello conquista un'altra vittoria nel suo 100mo GP.
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sport - 17.000 tesserati al settore giovanile della FIGC
Catanzaro 10 Ottobre 2002 - Diciassettemila tesserati, tra i sei ed i 16 anni; 1.074 squadre (276 ''Allievi''; 266 ''Giovanissimi'', 271 ''Pulcini'' e 261 ''Esordienti''), cinque Comitati provinciali, tre Delegazioni zonali (Belvedere Marittimo, Gioia Tauro e Soverato), due Comitati locali (Locri e Rossano): sono questi, in sintesi, i dati del settore giovanile, forniti dal presidente del Settore della Federazione italiana giuoco calcio, Piero Lo Guzzo.
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sport - La Serie B torna all'antico
La Serie B torna all'antico La Lega calcio ha deciso: da novembre ad aprile le partite del campionato cadetto si giocheranno di domenica alle 15 e non più il sabato alle 20.30.
Il Presidente di Lega Galliani ha ufficializzato lo spostamento delle partite di serie B alle 15.00 di domenica. Lo ha comunicato durante la conferenza stampa tenuta a conclusione del consiglio e assemblea di Lega. La modifica partirà dal 10 novembre e durerà fino al 31 Marzo. Il presidente si è dichiarato soddisfatto della decisione presa: "equilibrato suddividere secondo le stagioni". Confermato anche il ripristino degli anticipi al venerdì e dei posticipi al lunedì: per ora si disputeranno solo nel caso si scontrino due delle sei squadre di B attualmente provviste di contratto con le Pay Tv. Per le altre la Lega sta trattando con Stream per raggiungere un accordo su basi economiche diverse a seconda delle squadre (che sono state divise in tre gruppi). Tuttavia la decisione di riportare gli incontri la domenica, secondo Galliani, potrebbe creare qualche difficoltà nelle trattive vista la contemporanetà con la serie A. Sempre riguardo la B, Galliani ha comunicato che la seconda giornata verrà recuperata lunedì 6 gennaio alle 15.00.Il presidente di Lega ha poi parlato della creazione di una commissione che dovrà affrontare il problema del contenimento economico e avanzare proposte entro 30 giorni. Ne fanno parte 6 membri, equamente ripariti tra società di A e di B, tra gli altri Moretti dell'Inter e Giacobazzi del Bologna. Galliani ha inoltre illustrato un nuovo piano per rendere economicamente più sicuri i trasferimenti dei giocatori. E' stata infatti inoltrata alla Figc una proposta secondo la quale sarebbero permessi gli acquisti solo alle squadre di fascia A, le quali dovranno presentare una fidejussione a garanzia entro 8 giorni dal deposito del contratto. In caso di violazione la società verrebbe penalizzata di due punti in classifica ed il giocatore dovrebbe ritornare alla squadre di provenienza. Galliani si augura che la Figc possa approvare il piano in tempo per la campagna acquisti di gennaio.
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sport - Nakamura regala il pareggio alla Reggina
Capolavoro di Nakamura Brescia e Reggina 2-2 in una gara giocata col cuore
 Staffilata di sinistro di Nakamura. E, su punizione, arriva il pareggio. Due a due al 35esimo della ripresa. E, alla fine delle ostilità, un punto a testa per Reggina e Brescia. Al termine di una partita giocata col cuore in mano. Una gara vibrante e disperata, come si conviene a due squadre che lottano per restare in A.Il gol del giapponese dà un altro punto, il secondo, alla squadra di Mutti. Che, altrimenti, si sarebbe trovato a gestire una situazione molto critica per lui. I tifosi del Granillo si aspettavano la vittoria, la prima del campionato. Ma, visto con che impegno i giocatori hanno rimontato la china, hanno salutato con applausi i loro beniamini all'uscita dal campo. Il pareggio è il risultato giusto per una partita giocata con impeto e generosità. Gara non bella sul piano tecnico. I due gol del Brescia nel primo tempo sono venuti da due svarioni della difesa. I lombardi, dal canto loro, sono stati danneggiati dall'infortunio di Appiah. Il giocatore africano, autore della prima rete, con Baggio e Schopp aveva portato lo scompiglio nella maldisposta retroguardia della Reggina. Dopo il pareggio della Reggina (Stankevicius ha deviato di testa, spiazzando il proprio portiere, un'incornata del difensore Pierini portatosi in attacco) il Brescia ha trovato poco dopo il gol con Baggio su rigore. Così gli uomini di Mutti si sono sentiti tagliare le gambe. Di nuovo sotto allo scadere del primo tempo. Ma nella ripresa la Reggina è entrata in campo decisa. Mozart ha dato continuità alle trame del centrocampo. E i cambi di Mutti (Di Michele e Bogdani al posto di Rastelli e Savoldi) hanno reso più efficace l'attacco dei calabresi. Il conto dei corner (11-2) la dice lunga su che tipo di assalto la roccaforte lombarda ha dovuto sopportare per tutto il corso della partita. Diverse le occasioni avute dalla Reggina durante il secondo tempo. E solo l'imprecisione di Nakamura e Paredes non ha permesso ai calabresi di raggiungere il pareggio prima del capolavoro del giapponese. La difesa di Mazzone si è comportata bene. Non a caso i due gol dei reggini sono venuti da calci piazzati. Al reparto difensivo bersciano si è spesso aggiunto spazzando l'area l'albanese Tare. Baggio ha dato ordine alla squadra, facendola respirare durante l'assalto dei calabresi e giocando da regista, oltre che da rifinitore. Un campione Baggio, anche di umiltà. Reggina: Castellazzi 6; Jiranek 5, Pierini 6, Vargas 5, Morabito 5; Cozza 6 (10'st Leon 6.5), Paredes 6.5, Mozart 7; Nakamura 6.5; Rastelli 5.5 (10'st Bogdani 6), Savoldi 5 (22'st Di Michele 6). Allenatore: Mutti.
Brescia: Srnicek 6; Martinez 6, Petruzzi 6.5, Stankevicius 6 (1'st Mareco 6); Schopp 6.5, Appiah 6.5 (28'pt Correa 6), Guana 6, Matuzalem 5.5, Seric 6; Baggio 7, Tare 6.5 (41'st Jadid sv). Allenatore: Mazzone. Arbitro: Trentalange di Torino. Reti: 11'pt Appiah, 43'pt aut. Stankevicius, 47'pt Baggio (rig), 35'st Nakamura. Note: giornata serena, terreno di buone condizioni, spettatori 27.000 circa. Angoli 11-2 per la Reggina. Ammoniti Schopp, Paredes, Mareco, Correa. Recupero: 3'; 4'. Fonte: KW Sport
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sport - Bari espugna Cosenza con due reti
Bari espugna Cosenza con due reti
 Bari espugna il San Vito e riscatta la sconfitta interna subita ad opera del Napoli sabato scorso. E' stata una buona gara, giocata su ritmi sostenuti nonostante il terreno pesante. I pugliesi hanno fatto valere il maggior tasso tecnico di cui è dotata la compagine. Il Cosenza ha fatto la sua onesta partita: pressing, buone trame di gioco e grande determinazione. I silani hanno tenuto per lungo tempo il pallino del gioco, difettando, però, in fase conclusiva: manovra sterile e grande dispendio di energie. Pugliesi in gol al 22' con una grande invenzione di Valdes, che di interno destro, dalla lunga distanza, trafigge l' incolpevole Ripa. Rabbiosa la reazione dei calabresi, che vanno vicini al pareggio con Guidoni, che di testa costringe Gillet ad una miracolosa parata. Il Cosenza stringe d'assedio il Bari. La squadra di Perotti, pur rischiando, tiene però bene il campo. Nella ripresa stesso clichè: Cosenza in avanti e Bari guardingo a difesa del risultato. Il colpo del ko al 25' con Cordova, che finalizza in rete un magistrale calcio di punizione. Partita praticamente finita. A nulla è valso il disperato forcing finale dei calabresi. Il bari conquista 3 punti importanti e comincia il suo viaggio nelle zone alte della classifica. BARI-COSENZA 2-0 Cosenza (4-3-3): Ripa, Oshadogan, Marco Aurelio, Lanzaro, De Angelis, Consonni (25' st Alteri), Edusei, Casale (7' st Cardinale), Tedoldi (11' st Antonelli), Guidoni, Lentini (82 Occhiuzzi, 14 Pagani, 7 Baldi, 21 Zirafa). All.: Sala. Bari (3-5-2): Gillet, Neqrouz, De Rosa, Innocenti, Said, Cordova (39' st Pizzinat), Markic, D'Agostino, Mora, Vales, Spinesi (21' st Anaclerio) (12 Spadavecchia, 31 Ayala, 8 La Fortezza, 20 Bellavista, 19 Chukwu). All.: Perotti. Arbitro: Dondarini di Finale Emilia. Reti: nel pt 22' Vales; st 25' Cordova. Angoli: 5 a 3 per il Bari. Recupero: 1' e 3' Ammoniti: Oshadogan, Neqrouz, De Angelis e Mora per gioco falloso. Spettatori: 4 mila circa. Fonte: KW Sport
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sport - Cosenza-Bari in diretta su Telenorba
Cosenza, 3 Ottobre 2002 - L'emittente televisiva Telenorba ha acquistato i diritti per la trasmissione della partita di calcio di serie B Cosenza-Bari di sabato 5 ottobre.L'incontro Cosenza-Bari verra' trasmesso a partire dalle 20:15. La partita verra' ripresa con cinque telecamere. Telecronista sara' Michele Salomone col commento di Stefano Pizzirani. Interviste da bordo campo di Antonio Maiellaro.E' la prima volta che una tv locale trasmette in diretta ed in chiaro una partita del campionato di serie B dopo averne acquisito i diritti da una societa' di calcio. Il Cosenza e' una delle 13 societa' di serie B a non essersi accordata con le pay-tv. L'incontro verra' trasmesso in Puglia, Basilicata e Molise, le tre regioni coperte dal segnale dell'emittente.
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sport - In affanno la Roma, il Lione sbrana l'Inter
Il Lione sbrana l'Inter, Cassano sfama la Lupa I francesi impongono il due a uno agli uomini di Cuper proprio al Meazza. Al doppio vantaggio di Govou e Anderson risponde Cannavaro di testa, ma i nerazzurri si svegliano troppo tardi. La Roma in vantaggio numerico dal nono del primo tempo ha difficoltà a piegare un Genk combattivo, risolve tutto il giovane attaccante. Batistuta sbaglia l'impossibile
Inter-Lione 1-2I goal di Sidney Govou e Sonny Anderson hanno affondato l'Inter nell'incontro di Champions League (Gruppo D) disputato questa sera a Milano. Il Lione è andato in vantaggio al 21esimo con una classica azione di contropiede: Anderson passa a Eric Carriere e Govou intercetta il cross mettendo la palla oltre Francesco Toldo. Raddoppio di Anderson con una cannonata da 20 metri imparabile per il portiere interista. Al 73esimo l'Inter accorcia le distanze con un goal di Fabio Cannavaro ma, nonostante il pressing finale, non riesce a riacchiappare l'incontro.
Genk-Roma 0-1La Roma soffre ma alla fine strappa la vittoria al Genk con un goal di testa di Antonio Cassano nell'incontro di Champions League (Gruppo C) sul terreno della squadra belga. Il Genk si è ritorvato con un uomo in meno già al nono minuto: l'arbitro ha alzato il cartellino rosso per il portiere Jan Moons per fallo di mano fuori area. Moons è stato sostituito a difesa della rete da Davy Schollen. Nononstante la superiorià numerica, la Roma ha stentato ad entrare in partita mostrando una vistosa debolezza in difesa e poca incisività in attacco, salvo gli interventi di Batistuta, numerosi ma imprecisi. Il Genk si è chiuso nella sua metà campo, con sporadiche azioni di contropiede. Una partita sostanzialmente equilibrata nel primo tempo. Alla ripresa, Capello ha mandato in campo Cassano al posto di Cafu e la squadra ha mostrato un assetto maggiormente offensivo. Il muro difensivo del Genk ha retto fino all'81esimo: poi Cassano ha segnato di testa dopo un fallo di Roumani, dando alla Roma la sua prima vittoria della stagione in Champions League.
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