25 Novembre 2002 - 02 Dicembre 2002



sport - Catanzaro ancora KO

Una delle migliori partite di questo campionato, eppure il Catanzaro ha perso in casa con il Foggia. Il pèroblema principale per i giallorossi è la finalizzazione, si creano tante azioni ma non si riesce a concretizzare. Dopo avere subito il primo gol, la squadra non si è persa d'animo e c'è la messa tutta per trovare almeno un pareggio più che meritato. Ma a complicare le cose è arrivaro il secondo gol del Foggia. E Dellisanti commenta così: «Riconosciuti i meriti del Foggia che ha giocato una buona partita ritengo che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto», e aggiunge «Non siamo riusciti a fare quanto era stato detto in settimana nel preparare la partita. Bisognava praticare pressing per evitare di dare spazio al Foggia, sapendo che non facendo ragionare la squadra pugliese l'avremmo messo in difficoltà. Invece le abbiamo dato... spago e ne hanno approfittato». «Non ho visto la netta superiorità del Foggia; anzi siamo riusciti noi a imbastire alcune azioni offensive, anche di pregevole fattura e meritevole di miglior sorte». Dellisanti ha recriminato anche alcune decisioni arbitrali sui cartellini gialli dati a Folino, Milone e Alfieri.





sport - Catania Cosenza 0-2

Il Cosenza, fa festa cominciando nel migliore dei modi il nuovo ciclo targato Mondonico. Lentini e compagni strappano tre punti d'oro puntando su una difesa che ha vita facile contro un avversario confuso e impreciso in attacco e sulle ripartenze innescate da Lentini e Perrone e finalizzate da Guidoni, autore di una doppietta.

L'ennesima rivoluzione in formazione non basta a Toshack per cambiare il volto del Catania. Il tecnico gallese punta sul 4-4-2 inserendo Fusco in difesa e Fini a centrocampo. E' però il Cosenza, alla prima vera occasione da gol della partita, a passare con un tiro di Guidoni deviato da Zeoli quel tanto che basta per spiazzare Iezzo.

Gli etnei reagiscono senza troppa lucidità e anche con poca fortuna. Al 34' un colpo di testa di Cordone su punizione di Grieco finisce sulla traversa. Il primo tempo si chiude con i tentativi di Oliveira e Bucchi che non impensieriscono Agliardi.

In avvio di ripresa, il Cosenza raddoppia. Al 14' Guidoni, che poco prima aveva sprecato una buona occasione tirando a lato da posizione favorevole, scatta sul filo del fuorigioco e batte Iezzo. Un colpo letale per il Catania, che non riesce più a riorganizzare le idee andando spesso a sbattere contro la difesa avversaria. Le occasioni migliori sono per Sasà Monaco, che si vede respingere la conclusione ravvicinata dal bravo Agliardi, e per il nuovo entrato Sedivec, che scaglia un sinistro da 25 metri che s'infrange sul palo ad Agliardi battuto.

TABELLINO E VOTI

Catania (4-4-2): Iezzo, Fusco, S. Monaco, Malusci, Zeoli, Fini (7' st Martusciello), Cordone, Grieco (16' st Sedivec), Del Grosso, Bucchi (2' st Cicconi), Oliveira. A disposizione: Sansonetti, Gatti, Do Prado, Mendil. Allenatore: Toshack.

Cosenza (3-4-3): Agliardi, Lanzaro, Marco Aurelio, Oshadogan, Pagani, Cardinale, Edusei, De Angelis (47' st Sabato), Perrone (13' st Consogni), Guidoni (23' st Alteri), Lentini. A disposizione:

Occhiuzzi, Luciani, Catania, Antonelli. Allenatore: Mondonico.

Arbitro: Cassarà di Palermo.

Reti: 25' pt e 14' st Guidoni.

Recupero: 2' e 4'.

Angoli: 4 a 1 per il Catania.

Ammoniti: Zeoli, Perrone, Cardinale e Malusci per gioco falloso.

Note: spettatori paganti 3997 incasso 96.208 euro.





sport - Reggina Chievo 1-1

Aspetti il Chievo e invece scopri la Reggina. O forse le squadre si sono scambiate casacche. Già perchè la Reggina del primo tempo soprende i veneti con l'anticipo, giocando con le stesse caratteristiche che hanno fatto le fortune di Del neri e dei suoi "bocia": velocità, aggressività, verticalizzazioni. Non si sa proprio dove finisca la fesa difensiva e cominci quella d'attacco.

Di canio sembra anticipare schemi e filosofia della formazione di Reggio, scegliendo un undici fatto per la baionetta. Definirlo spregiudicato è dire poco, se è vero che ci sono due punte e un tre quartista e Cozza fa la mezzala laterale destra, dove altri schieravano in un recente passato un terzino spacciato per centrocampista.

Il Chievo prova a rispondere, ma viene messo nelle condizioni, o quasi, di non poter essere pericoloso soprattutto per il grande prodigarsi nel gioco aereo di Pierini, che azzera o quasi Cossato, riferimento sulla tre quarti, con il suo frequente smistamento di testa, delle offensive venete.

E se la difesa del Chievo non risale quasi mai, ecco la Reggina che, conquistato su rigore il vantaggio (dopo un'ingenuità di Mozart e un paio di prodigiosi interventi di Lupatelli sotto porta), riesce ad andare più vicina al raddoppio cercando la profondità, più di quanto non riesca il Chievo ad andare vicino al pareggio. Dopo 45' insomma, l'impressione è che il risultato sia avaro, sì, ma nei confronti di chi vince.

Nella ripresa i ruoli tornano a essere quelli che il campionato rispecchia. Del neri evidentemente ha strigliato i suoi, ma ha anche modificato la sua squadra, rendendola aggressiva proprio come la Reggina. Dentro una terza punta, Bierhoff, e Nalis, fuorti Franceschini - che un esterno come Lanna può bastare - e Lazetic, nervoso e involuto.

La Reggina, dal canto suo, lascia negli spogliatoi l'intensità della prima parte. E il Chievo ritrova la forza delle idee che ne ha fatto le fortune. Subito in gol il Chievo. La Reggina sente un brivido, non può permettersi di perdere anche stavolta. Il match diventa più alterno, dopo il monologo degli amaranto della prima parte, stavolta il Chievo prende in mano la situazione, più energico il centrocampo, ma anche meno tonica la pressione amaranto. Sarebbero stati degni di un libro di Phillip Dick, se avessero continuato su quei ritmi...

Il Chievo crea nella ripresa le migliori occasioni, Bierhoff è il giocatore su cui ruota tutta la trasformazione del peso offensivo veneto. Tutto questo per dire che, alla fine, il pareggio è proprio giusto. Anche se serve più agli ospiti che a questa Reggina, bella e incompiuta.

Perfetta la direzione di Collina.

Tabellino e voti.

REGGINA: Castellazzi 6,5; Cirillo 5,5, I.Franceschini 6, Pierini 6, Falsini 6; Cozza 6 (23' st Mesto 5.5), Paredes 6 (23' st Jiranek 6), Mozart 6,5; Nakamura 6,5; Di Michele 6, Savoldi 6 (37' st Rastelli sv). Allenatore: De Canio
CHIEVO: Lupatelli 6,5; Moro 6, Legrottaglie 6.5, D'Anna 6, Lanna 6.5; Lazetic 5 (1' st Bierhoff 6,5), Perrotta 6,5, Passoni 6, D.Franceschini 5,5 (1' st Nalis 6); Marazzina 5,5, Cossato 5.5 (41' st Lorenzi sv). Allenatore: Del Neri
ARBITRO: Collina di Viareggio 7.
RETI: 23' pt Nakamura rigore e 5' st Legrottaglie
NOTE: serata umida, terreno in buone condizioni, spettatori 26mila. Angoli 12-6 per la Reggina. Ammoniti: Mozart, Lazetic e Cozza. Recupero: pt 3'; st 4'.





sport - Catanzaro: rientra Ascoli

Catanzaro 29 Novembre 2002 - Il Catanzaro si sta preparando per la partita contro il Foggia e ritrova anche Ascoli che rientra dopo la squalifica. La squadra, tranne la novità diAscoli sarà quella di Domenica scorsa, quindi anche con i più giovani che sostituiranno i titolari e che si sono dimostrati ottimi elementi nella partita contro l'Igea, aiutati anche dai giocatori più esperti.
Moscelli è ottimista sulla partita con il Foggia. «Abbiamo tutte le qualità – ha dichiarato – per vincere contro chiunque. Peccato, semmai, che non lo abbiamo potuto fare domenica a Barcellona dove lo avremmo meritato. Ce lo ha vietato la sfortuna, visto che certe opportunità per segnare ancora dopo il mio gol ci sono state vietate da quel quid che si frappone acché le cose non vadano come dovrebbero andare. Rimane la soddisfazione della buona prestazione che speriamo e ci proponiamo di ripetere domenica». «Il Foggia è forte, trattandosi di una grossa squadra, come del resto sta dimostrando. Ma – e lo dico senza presunzione – dall'altra parte ci saremo noi, con la nostra voglia di vincere per migliorare la classifica e dare una soddisfazione ai tifosi».
Ancora aperto il caso Ingenito. Non si è ancora presentato, dopo l'invio di un telegramma, agli allenamenti. Ingenito, infatti, ha autodeciso di tornare a giocare nella Viribus Unitis, la squadra della sua città di residenza.





sport - Contro il Teramo il Crotone invariato

Crotone 28 Novembre 2002 - Squadra che vince non si cambia. Almeno così sembra. La squadra è al gran completo e vogliono un altro risultato positivo. Negli allenamenti i ragazzi del Crotone si danno da fare, da qui si nota la loro volontà di risalire la classifica. Una partita importante sia per il Crotone che per il Teramo. Per il Crotone la vittoria è importante per raggiungere la squadra abruzzese, per il Teramo una probabile vittoria è importante per distaccare le dirette concorrenti tra cui appunto il Crotone. Una vittoria è anche importante dal punto di vista del morale dei ragazzi, che potrebbero così affrontare le altre partite con più serenità. Il Teramo ha in dubbio Gianluca De Angelis, mentre non è disponibile Pepe per squalifica. Nelle file del Crotone è tutto OK, i giocatori sono tutti disponibili e in perfetta forma. Lodevole è l'iniziativa “Un euro per il Molise”, cioè per ogni biglietto venduto, la società devolverà 1 Euro a favore delle vittime del terremoto dello scorso 31 ottobre nel Molise. «Mi auguro, anzi sono sicuro – ha affermato il presidente Raffaele Vrenna – che anche l'intera provincia di Crotone e non solo la città, dimostrerà la propria sensibilità e la propria umanità assistendo in massa ai prossimi incontri che il Crotone giocherà in casa. Pensando a questi tragici eventi, tutto lo sport deve sentirsi mobilitato e coinvolto poiché di fronte alla tragedia tutto passa in second'ordine ma tutto deve continuare».





sport - Poker di Luna Rossa

Luna Rossa chiude la pratica Orm: ora tocca a One World
Il team Prada vince la quarta regata consecutiva contro gli svedesi e si qualifica per la semifinale con un “cappotto”. Ora se la vedrà con One World, che ha ha eliminato il “mito” Dennis Conner


Luna Rossa stacca il biglietto per la semifinale. Battuta Victory con la quarta vittoria consecutiva, il prossimo avversario degli italiani sarà One World, in semifinale, la barca americana capace di superare – anch’essa imbattuta nel ripescaggio – l’imbarcazione del “mito” dell’America’s Cup Dennis Conner.

Si direbbe che la vittoria italiana sia avvenuta “con il minimo sforzo”, visto il secco 4-0 con il quale gli uomini di Francesco de Angelis hanno regolato e spedito a casa gli svedesi del Victory Challenge. Ma sulle acque del bizzarro Golfo di Hauraki la svedese Orm e Luna Rossa si sono affrontate anche oggi - per l’ennesima volta - con il coltello tra i denti. Alla fine, un incidente ha deciso il confronto: gli svedesi hanno avuto parecchi problemi con una vela di prua della loro imbarcazione. A lungo andare il confronto si è rivelato impari: Luna Rossa ha così portato a casa il quarto successo del confronto con un vantaggio superiore al minuto e mezzo, dopo un avvio equilibrato e un decisivo salto di vento nel corso della prima bolina, sfruttato al massimo da Torben Grael.

Nell’altro ripescaggio, solo una penalità all’ultima boa – per un contatto ravvicinato – ha consentito a One World di scrollarsi di dosso Dennis Conner e al sua Stars & Stripes, che torna così mestamente a casa.

Nelle semifinali, Luna Rossa affronterà il sindacato di Seattle, mentre gli svizzeri di Alinghi se la vedranno con la seconda imbarcazione americana rimasta in lizza: Oracle. Prima dell'inzio della serie di semifinale, la giuria della Louis Vuitton Cup dovrà pronunciarsi sulla denuncia contro One World, presentata proprio da Luna Rossa e da Stars & Stripes, per "spionaggio" e comportamenti anti-sportivi.





sport - Terza vittoria di Luna Rossa

Luna Rossa soffre, ma guadagna il match point
Terza vittoria in tre regate sugli svedesi di Orm, ma stavolta gli scandinavi hanno fatto soffrire gli italiani. Il team di De Angelis è ora sul 3-0, basta un’altra vittoria per la semifinale. Vince anche One World

Luna RossaLuna Rossa stavolta ha dovuto sudare e soffrire fino all’ultimo lato, ma alla fine è riuscita a guadagnare la terza vittoria consecutiva contro gli svedesi di Orm. La barca italiana si è così portata sul 3-0 nel ripescaggio della Louis Vuitton Cup, e ora è a un solo passo dalla semifinale. Terzo successo anche per One World, nel derby con Stars & Stripes. Anche al team di Seattle basta un altro successo nelle prossime quattro regate per andare a giocarsi la semifinale.

Come al solito, il vento ha fatto i capricci, sul Golfo di Hauraki e le regate sono partite con un fortissimo ritardo. Dopo 3 ore di calma piatta, infatti, le folate di vento sono diventate improvvisamente più robuste, soffiando verso Sud. E a conferma della “follia” del tempo neozelandese, le regate odierne si sono svolte sotto un vento piuttosto forte, compreso tra 12 e 16 nodi.

Il vantaggio di Luna Rossa, in queste condizioni di vento sostenuto, è apparso meno netto nei confronti degli svedesi di Orm, alla fine battuti per 51'', ma competitivi per tutto il match race. In definitiva, la barca svedese ha preso la testa sin dall’inizio – dopo una buona partenza – e poi ha subito il ritorno di Prada soprattutto dal punto di vista “tecnico”: il tangone degli svedesi, sotto la pressione forsennata dell’imbarcazione di Francesco de Angelis, si è praticamente disintegrato. A seguito dell'avaria, il gennaker degli svedesi e' caduto in acqua e ha toccato lo strallo di Luna Rossa, causando una penalita' per Victory.

Regata chiusa? Niente affatto. Orm è ripartita all’inseguimento più forte di prima, pur senza tangone, ma nulla ha potuto contro il serrato controllo di Luna Rossa, che non ha lasciato spazio agli arrembaggi svedesi e ha concluso la terza regata vittoriosa in tre match con 51” di vantaggio.

Vittoria anche per One World nel terzo match contro Star & Stripes, per 1'02''. Ora Prada Challenge e One World conducono per 3-0 nei confronti di Victory e Team Dennis Conner: da domani match-point per l'ingresso in semifinale, mentre svedesi e New York sono vicini all'eliminazione.
Fonte: Il Nuovo





sport - Reggina: 100 in A per "Ciccio" Cozza

Reggio Calabria 28 Novembre 2002 - 100 presenze nella massima serie per Francesco Cozza.
Il laterale calabrese (nato a Scariati, Cosenza, il 19 gennaio 1974) è cresciuto nel Milan, poi ha indossato le casacche di Reggiana, Vicenza, Torino (senza mai giocare in campionato), Lucchese, Cagliari, Lecce e Reggina.
Sabato contro il Chievo la gara n.100 (11 le reti).





sport - Reggina: Savoldi "Contro l'Atalanta niente esultanza per rispetto"

Reggio Calabria 27 Novembre 2002 - Una grande gioia il gol. Immaginarsi il primo in serie A. Ma Gianluca Savoldi, domenica scorsa, dopo il gol all'Atalanta non ha voluto esultare. L'attaccante ha spiegato il perché: "Il primo gol in serie A mi ha regalato una grande gioia - ha spiegato - ma voglio chiarire che il fatto di non avere esultato deriva esclusivamente dal fatto che l'ho realizzato contro l'Atalanta, la squadra della mia città ed anche la squadra dove sono cresciuto calcisticamente e per la quale per anni ho fatto il tifo in curva. Mi è sembrato opportuno manifestare questa forma di rispetto nei loro confronti" .

Qualcuno aveva interpretato il gesto come una forma polemica, forse per le poche volte in cui l'attaccante è stato utilizzato, ma il figlio del famoso Beppe-gol degli anni '70, nega decisamente: "Chi ha interpretato l'episodio in maniera diversa lo ha fatto solo per strumentalizzarlo - spiega - e la cosa mi dispiace molto. Comunque, a scanso di equivoci, al prossimo gol farò sedici giri di campo...così non ci saranno equivoci..." .





sport - Luna Rossa raddoppia e sente aria di semifinale

Luna Rossa, semifinale in vista
La barca italiana batte ancora gli svedesi di Victory Challenge e si porta sul 2-0 nel ripescaggio dei quarti: decisiva una grande partenza. Vince anche One World, che piega di nuovo Stars & Stripes.

Luna Rossa batte ancora gli svedesi di Victory Challenge e si porta sul 2-0 nella sfida di ripescaggio dei quarti di finale della Louis Vuitton Cup. La barca italiana ha vinto con un distacco di 1'23".
Luna Rossa ha costruito il successo con una grande partenza, poi ha controllato il tentativo di recupero svedese nei lati di poppa. Raddoppia anche One World, che batte Stars & Stripes per 1'50".
Il ripescaggio dei quarti di finale si disputa al meglio delle 7 regate, sono quindi necessari quattro punti per passare il turno e raggiungere la semifinale. Domani la terza regata: in caso di nuova vittoria per Prada e One World, entrambi i team avrebbero a disposizione un match-point dalla sfida successiva.





sport - Roma: squalificato l'Olimpico, con la Reggina in campo neutro

Reggio Calabria 26 Novembre 2002 - Un turno di stop per lo stadio Olimpico causa le 4 bombe carta tirate dai tifosi giallorossi domenica scorsa al "Tardini" di Parma, una delle quali hanno ferito gravemente ad una mano un vigile del fuoco e un raccatapalle gialloblù.
La Roma sarà così costretta a giocare la gara interna con la Reggina (valida per la 14.a gara di andata) in campo neutro. Alla società giallorossa è stata inflitta una multa di 20mila euro per il lancio di altri oggetti, bottiglie di plastica, accendini, arance, fumogeni e in parte divelto la rete di recinzione del settore dove erano collocati i supporter giallorossi.





sport - Cosenza: la squadra a Mondonico

Cosenza 26 Novembre 2002 - La dirigenza del Cosenza non ha perso tempo, dopo l'esonero del tecnico Sala, ringraziato dopo la sconfitta interna contro il Venezia. Il club ha in effetti già annunciato che Emiliano Mondonico, ancora sotto contratto con la società, sarà il nuovo allenatore e che prenderà in mano la squadra già nel prossimo allenamento





sport - Cosenza: esonerato Sala

Cosenza 26 Novembre 2002 - La sconfitta casalinga con il Venezia (2-1) ed il penultmo posto in classifica , diviso con il Napoli ed appena davanti alla Salernitana (3 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte) sono costati il posto al tecnico del Cosenza, Antonio Sala, che è stato esonerato dalla società. La squadra, per il momento, è stata affidata al tecnico della Primavera, Gigi Marulla, che ha diretto l´allenamento del pomeriggio





sport - Vela: successo di Prada sugli svedesi di Orm

Finalmente in mare: Luna Rossa ce la fa
Convincente successo di Prada sugli svedesi di Orm, la barca di Victory Challenge, battuti sul traguardo per 1'31". One World batte Stars & Stripes di 1'16"


Luna RossaFinalmente una giornata di vento leggero, ma sufficiente per le regate nel golfo di Hauraki, ha consentito di disputare la prima giornata del Ripescaggio dei Quarti di Finale della Louis Vuitton Cup. Nel primo match in programma, vittoria di One World (Seattle), su Stars & Stripes (New York), con un distacco di 1'16'' sul traguardo, ma dopo una lunga rimonta. Nella seconda regata, convincente successo di Luna Rossa ITA 74 sugli svedesi di Orm, la barca di Victory Challenge, battuti sul traguardo per 1'31''.

La barca svedese ha impensierito Luna Rossa solo nel primo lato di bolina: per tutto il resto della regata, lo scafo di Prada Challenge è stato in testa e ha incrementato il proprio vantaggio. Ottime le impressioni sulla velocità di Luna Rossa, al primo match dopo le modifiche alla prua e alla chiglia, anche grazie all'uso di nuove vele più efficienti.

Dopo questa prima giornata, Luna Rossa conduce 1-0 su Victory Challenge; con lo stesso punteggio One World conduce su Stars & Stripes. Domani seconda giornata del Ripescaggio; in serata, invece, udienza della Giuria per decidere sulla protesta di Dennis Conner contro One World.





sport - In bilico la panchina del Cosenza

Dopo la sconfitta ieri del Cosenza, in casa, contro il Venzia, la panchina del Cosenza è in crisio. Antonio Sala che, subito dopo la partita ha preso il primo volo per casa, ha dichiarato cha ha la coscienza a posto e che ha fatto il suo dovere. Rimane naturalmente una sconfitta cocentro con il Venezia e qualcosa non è andata. In realtà i numeri sono tutti a sfavore del tecnico dei rossoblu : 11 punti in 12 partite, 9 gol fatti e 14 subìti, 6 punti nelle prime due partite, soltanto 5 nelle successive dieci. I tifosi non hanno gradito la partita e si sono scagliati contro l'allenatore ma anche contro la società. Subito dopo la partita con il Venezia c'è stata una riunione dei dirigenti per valutare la situazione e forse una decisione verrà presa nella giornata di oggi. Al posto di Sala si penza a Emiliano Mondonico o Gigi De Rosa. Si fanno anche i nomi di Reja, Materazzi, Bolchi e Sonetti.





sport - Cosenza Venezia 1-2

Cosenza ko tra i fischi


Seconda vittoria esterna per il Venezia che si impone al S.Vito senza grossi sforzi. Troppo facile per i lagunari: ha fatto un figurone la squadra di Bellotto, ordinata, con buone ripartenze e schemi semplici ed efficaci. Il Cosenza, invece, è parsa ancora alla ricerca di una propria identità. Tanta confusione e improvvisazione.

Una sconfitta che complica la posizione dell' allenatore Sala. Sette sconfitte in 13 gare, infatti, rappresentano un preoccupante campanello d' allarme. A dire il vero, la squadra non ha fatto nulla, oggi, per aiutare il suo allenatore, anzi.

Il Venezia ne ha approfittato, gestendo la gara a suo piacere, sciupando anche molte occasioni.
Neroverdi subito in gol al 15' con Fantini, che conclude di piatto destro sotto la traversa. Il Cosenza accusa il colpo, tenta di reagire con Lentini, che di testa impegna Soviero in angolo. Da qui in poi il Venezia sciupa una serie impressionante di occasioni, la più clamorosa delle quali capita a Brncic, che a porta vuota manca il pallone.

La squadra di Bellotto spinge e al 46' Poggi raddoppia, approfittando dell' incertezza di Paschetta e Marco Aurelio: pallonetto sull' uscita di Agliardi e palla dentro. Nella ripresa, la musica non cambia. Il pubblico si spazientisce e comincia a contestare la squadra di casa, che al 45' accorcia le distanze con Alteri, che di piatto destro da buona posizione realizza. Poi più nulla, se non i fischi dei sostenitori di casa.

Venezia batte Cosenza 2-1 (2-0)
Cosenza (4-2-3-1): Agliardi, Oshadogan, Paschetta, Marco Aurelio, De Angelis, Edusei, Consonni (31' st Tedoldi), Perrone (17' st Antonelli), Catania (1' st Alteri), Lentini, Guidoni.
(82 Occhiuzzi, 23 Sabato, 5 Lanzaro, 81 Cardinale). All: Sala.
Venezia (4-4-2): Soviero, Orfei, Calori, Cinetto, Maldonato, Soligo (43' st Adani), Rossi (30' st Anderson), Amerini (31' st Manetti), Brncic, Fantini, Poggi. (17 Benussi, 32 Guerra, 11 Sturba, 22 Bertani). All: Bellotto.
Arbitro: Palanca di Roma.
Reti: nel pt 15' Amerini, 46' Poggi; nel st 45' Alteri.
Angoli: 10-3 per il Cosenza.
Ammoniti: Lentini per fallo di reazione; Santini, Anderson e Cinetto per gioco falloso.
Recuperi: 2' e 3'.
Spettatori: 3.000 per un incasso di oltre 4.000 euro.





sport - Reggina/ De Canio:meritavamo di più

De Canio: "Meritavamo di più"
Vavassori: "Pari giusto"


Il pareggio non va giù alla Reggina. Così come non sono graditi dai giocatori, alcuni fischi piovuti al loro indirizzo al termine della gara. E così, in sala stampa si presenta il solo allenatore, Gigi De Canio, cui spetta il compito di provare a spiegare l'ennesima delusione, in termini di risultato.
"Forse avremmo meritato di più - dice - per quello che abbiamo fatto sia nel primo tempo che per ciò che abbiamo provato a fare disperatamente nel secondo. Il gol del pareggio di Savoldi ci ha comunque permesso di non essere eccessivamente puniti da alcuni error, che lamentiamo nello schieramento difensivo. Aver permesso all'Atalanta di segnare quel gol con una nostra superiorità numerica è davvero assurdo. Le nostre azioni del primo tempo sono testimonianza di grande volontà e determinazione".

"Dopo il gol dell'Atalanta - prosegue De Canio nella sua analisi -, a quel punto immeritato, abbiamo avuto un incredibile calo psicologico, non credo fisico, anche se la penuria di uomini a disposizione per infortuni ha creato un super lavoro per tutti gli altri. In questo periodo dovremo rivedere anche questo aspetto, modificando l'atteggiamento tattico sia del centrocampo, che dovrebbe fare da filtro, che degli attaccanti che dovrebbero dare una mano pressando di più sugli avversari nelle loro ripartente".

Chi si presenta in sala stampa è Massimo Taibi, ex di turno, protagonista nella ripresa. "Nel secondo tempo - dice il portiere - la Reggina ha fatto di tutto per vincere e forse avrebbe meritato qualcosa di più".

Giusto, il risultato, per Giovanni Vavassori: "Va accettato, soprattutto tra due squadre che devono lottare per salvarsi. La Reggina ha cercato di fare risultato pieno, ma l'Atalanta è stata altrettanto brava a contenerla. Il nostro gol in contropiede di Gautieri avrebbe potuto regalarci qualcosa di importante, ma la reazione nella ripresa della Reggina ha rimesso purtroppo in parità l'incontro facendoci correre qualche pericolo di troppo, soprattutto perchè ormai puntavamo a mantenere la parità".





sport - Reggina Atalanta 1-1

La rincorsa Reggina trova Taibi



La sfida salvezza tra Reggina e Atalanta si conclude con un pareggio che soddisfa i bergamaschi e non aiuta granché gli amaranto. La formazione di De Canio esce a testa alta dal confronto, dopo aver lasciato ogni residua energia sul campo, ma paga l'eccessiva leggerezza del suo attacco. Ci vuole il vantaggio atalantino, firmato da Gautieri nel primo tempo, per convincere De Canio a schiodare, ma solo al 54', Savoldi dalla panchina.

E in due minuti la punta firma il pareggio, evidenziando ancor di più la lacuna sofferta fino a quel momento dallo scacchiere reggino. Insomma, se il nuovo tecnico della Reggina ha tratto una lezione dalla partita odierna, è che si resta in Serie A anche osando qualcosa. Quanto all'Atalanta, l'ottima disposizione in campo, la superiorità atletica e la buona vena dei suoi leader lasciava presagire un pomeriggio molto produttivo. Invece i bergamaschi non sono mai riusciti, se non in qualche sporadica eppur fruttuosa occasione, ad aumentare i propri ritmi, limitandosi a un controllo fine a se stesso degli eventi.

In avvio, complice un terreno piuttosto viscido per l'umidità, sono gli uomini di Vavassori a menare la danza, orchestrati dalla regia di Dabo, da un propositivo Doni e da Zauri, costante negli inserimenti sulla destra. Una pressione comunque sterile e di breve durata. Superato il primo impatto, la Reggina prende le misure e soprattutto il tempo agli avversari, avanzando il baricentro e impossessandosi dell'iniziativa. Per tutta la fase centrale della prima frazione di gioco, Nakamura svaria su tutto il fronte d'attacco cercando, e raramente trovando, la sponda di un macchinoso Cozza.

Oppure innescando lo sprint del brasiliano Wagner, rapido quanto confusionario. Più produttivi gli inserimenti sulle fasce di Rastelli sulla destra e Di Michele sulla sinistra. Al centro? Nessuno. Dopo tanto gran correre, gli uomini di De Canio possono contare solo una palla finita al 26' sui piedi di Di Michele, che in piena area si attarda nel portarsi la palla sul destro e viene contrato da un difensore, e al 32' una bella penetrazione dalla sinistra di Nakamura, il cui sinistro a girare sfiora il palo opposto con la complicità di una deviazione atalantina.

Il pericolo scampato risveglia i bergamaschi. Prima dell'azione di Nakamura, Doni aveva sfiorato il gol calciando a lato una bella combinazione volante imbastita sul centro-destra dell'area avversaria con Pinato e Zauri. Al 34', fulminante, il vantaggio atalantino: Zauri tiene palla sulla destra, intuisce il movimento in area di Gautieri e lo asseconda pennellando un cross perfetto: colpo di testa piuttosto comodo, Castellazzi incolpevole. Una Reggina sotto choc chiude il primo tempo senza colpo ferire. Non sembra la stessa squadra quella che rientra in campo nella ripresa, decisa a rimettersi in piedi.

Al 48' Vavassori perde Gautieri (rilevato da Foglio) per un leggero infortunio muscolare. Sei minuti dopo la svolta, con la sostituzione di Rastelli con Savoldi. Le lancette dell'orologio non hanno ancora compiuto il secondo giro dall'ingresso dell'attaccante che Nakamura scende sulla sinistra e sfodera un lungo cross. La palla supera Carrera e Sala e finisce millimetricamente sulla testa del nuovo terminale offensivo: Savoldi si avvita e da distanza ravvicinata batte Taibi.

Galvanizzata, la Reggina aumenta ancora il ritmo e per un buon quarto d'ora l'Atalanta si aggrappa al suo portiere. Al 62' una conclusione di Nakamura su calcio di punizione dalla destra viene deviato pericolosamente da un difensore, palla oltre la traversa. Due minuti e Di Michele si incunea centralmente con una serie di dribbling stretti e ubriacanti, poi la palla scivola sulla destra, dove viene raccolta e messa al centro da Paredes: Savoldi è ancora lì, ma stavolta il suo colpo di testa è addosso a Taibi. Al 65' De Canio inserisce Falsini sulla fascia sinistra al posto dell'inutile Cozza.

Un minuto e il nuovo entrato si procura un calcio d'angolo: il cross è raccolto da Mozart che, con una gran girata di testa, chiama Taibi a un primo salvataggio d'istinto. Ancora un minuto e Di Michele approfitta di un'incredibile leggerezza atalantina in fase di disimpegno per presentarsi solo davanti all'estremo difensore. Ha anche il tempo di prendere la mira, Di Michele, ma Taibi riesce a deviare di piede la sua conclusione, regalando il miracolo a Vavassori.

La partita finisce in pratica in quel momento. Fra 79' e 81' la Reggina reclama due volte il calcio di rigore per cross fermati di mano da Carrera e Bellini, l'arbitro Dondarini non sente ragioni. Poi la girandola delle sostituzioni (Bianchi e Breviario per Comandini e Pinardi nell'Atalanta, Mesto per Paredes nella Reggina) scandisce finale privo di sussulti, con i calabresi stremati e gli atalantini a limitarsi all'innocuo possesso di palla.

REGGINA (4-3-2-1): Castellazzi 6, Cirillo 6, Vargas 6, Pierini 5.5, Morabito 6, Rastelli 5.5 (9' st Savoldi 6,5), Paredes 5 (33' Mesto sv), Mozart 5,5, Cozza 5 (21' st Falsini sv), Nakamura 6,5, Di Michele 6. (1 Belardi, 14 Franceschini, 2 Jiranek, 11 Leon). Allenatore: De Canio 6.
ATALANTA (4-4-1-1): Taibi 7, Zauri 6, Carrera 6, Sala 6, Bellini 6, Gautieri 6 (4' st Foglio 6), Berretta 5.5, Dabo 6, Doni 6, Pinardi 6 (40' st Breviario sv), Comandini 5.5. (28' st Bianchi sv). (31 Calderoni, 2 Rustico, 16 Natali, 15 Liolidis).
Allenatore: Valvassori 6.
Arbitro: Dondarini di Finale Emilia 6.
Reti: nel pt 34' Gauteri; nel st 12' Savoldi.
Note: Angoli: 6-3 per la Reggina. Recupero: 1' e 5'. Ammoniti: Vargas e Sala per gioco falloso.
Spettatori: 23.000 circa per un incasso di oltre 385mila euro





sport - No global: ultras Cosenza espongono striscione in stadio

Cosenza 24 Novembre 2002 - Uno striscione con scritto 'Nessuno mai potra' imprigionare le nostre idee' e' stato esposto dagli ultras del Cosenza all'inizio della gara con il Venezia.
Gli ultras cosentini, ieri, avevano sfilato nel corteo dei no global insieme ai sostenitori di altre squadre, tra i quali proprio quelli della formazione veneta. Lo striscione esposto oggi e' lo stesso che e' stato fatto sfilare ieri per le strade della citta'.
Su un altro striscione e' scritto '15/11/2002 l'Italia e' una Repubblica democratica fondata sul sospetto', con riferimento alla data dell'operazione nel corso della quale sono state arrestate le 20 persone appartenenti all'area no global. Nel settore che ospita i sostenitori veneziani, e' stato affisso un lenzuolo con la scritta 'solidali con i fratelli cosentini'.