La Juve bella anche con le riserve
A Reggio Calabria i bianconeri vincono per 2-0: la Reggina spreca troppo con Savoldi. In gol Salas su rigore e Zalayeta. Delude Trezeguet al ritorno in campo dopo due mesi.
L’“Oreste Granillo” si dimostra ancora una volta terra di facile conquista: per la Reggina è l’ennesima sconfitta interna, per una Juve fredda e calcolatrice un risultato fin troppo rotondo, che implica a suo favore l’ipoteca sul passaggio ai quarti di Coppa Italia. Stentato l’inizio: difficile pensare che la blasonata Juve sbarchi a Reggio Calabria e per quasi 45’ non succeda assolutamente niente. Invece è andata proprio così, complici le scelte di Lippi e De Canio che, pensando al campionato, hanno messo in campo quasi tutte le seconde linee.Il primo tempo s’è rivelato una valeriana calcistica: solo al 16’ un pallone transita dalle bande di Belardi perché Olivera fa cilare una punizione davvero innocua verso le braccia del portiere avversario. Sul rovesciamento di fronte, Savoldi in ottima posizione è anticipato in extremis. Poi rimane lo squallore: tra i reggini, Nakamura sembra depotenziato rispetto ai suoi standard, mentre l’unica cosa bella di Trezeguet è una sfera recuperata che, a metà tempo, gli consente d’indirizzare un diagonale, flebilmente, fuori dallo specchio della porta. Ma comincia a farsi sentire qualche incursione di Zenoni. Emozione in sordina al 27’ quando un cross dello stesso Zenoni, rimpallato, costringe Belardi a inarcarsi, per poi finire (spinto irregolarmente) al di là della linea bianca insieme al pallone. La prima, vera occasione è però per la Reggina. L’honduregno Leon imbecca da 40 metri Savoldi, che ha davanti a sé solo Fresi, ma attende troppo e perde l’attimo. Reggina, comunque, rinfrancata: Nakamura torna a fare il virtuoso e proprio Leon “ci prova” con un bolide da 30 metri, potente però non angolato. Al 34’ si rivede Trezeguet: il francese colpisce di testa all’indietro, mettendo Belardi in apprensione. Nuova e più insidiosa girata di testa del cileno Salas, due minuti più tardi. Ma sono episodici flash che sprofondano nella noia che assedia il “Granillo”. Velleitario, poi, il calcio di punizione di Birindelli dalla lunghissima distanza; Paredes lo imita, su azione. Nuovo, reale pericolo quando il giovane Mesto fa la cosa migliore della prima frazione di gioco: pescato nei paraggi del limite dell’area controlla, sbilancia il suo marcatore e lascia partire un malefico sinistro a rientrare che per un soffio non regala il vantaggio.
La ripresa mostra un altro volto della partita, fortunatamente più vivace. Dopo un tiro al volo “dimostrativo” e inefficace di Baiocco, trema Chimenti per la serpentina in area di Savoldi (51’): ne nasce un angolo non sfruttato. Bellissima azione, quindi, di un pimpante Ciccio Cozza: al momento del passaggio, quella verve si scontra però con un errore banale. Ancora, al 55’, Paredes crossa e l’incornata incrociata dello stesso Cozza impegna Chimenti a terra. E’ ancora Reggina, e due minuti dopo Nakamura vede Savoldi in grado di smarcarsi e lo serve alla perfezione: l’attaccante è solo, guadagna metri, tira, ma è bravo il portiere bianconero. La Juventus-2 trova parecchie difficoltà a disimbrigliarsi. E quando una triangolazione ordita da Olivera mette Birindelli davanti a Belardi, lo juventino conferma d’essere in serata “no”. Poi però la “dea bendata” ci mette lo zampino: Zambrotta entra in area e, secondo il signor Palanca, Mesto lo butta giù. Rigore, che Salas trasforma, implacabile. Poi esulta in modo polemico sotto la curva reggina, con un gesto da censura visto che si tocca i pantaloncini in un punto "proibito".A questo punto gli amaranto, in pratica, spariscono dal campo. Zenoni impegna severamente Belardi direttamente dalla bandierina del corner; la Vecchia Signora, comunque, continua a giocare maluccio, ma un paio di volte la difesa amaranto deve intervenire in affanno. Mancano 4’ e la penetrazione di Cozza non va a buon fine, però sul rimpallo Savoldi è per l’ennesima volta solo davanti al portiere avversario: non riesce a produrre più di un tiraccio nettamente a lato. Non fa così Zalayeta (giocatore che si dice interessato a uno scambio di mercato col reggino Mesto): rimasto senza “angelo custode” a un passo dalla porta calabrese, cinicamente trafigge Belardi. Ecco lo 0-2, che punisce esageratamente la Reggina.
REGGINA-JUVENTUS 0-2. Reti: 23' st Salas su rig., 43' st Zalayeta. REGGINA: Belardi 5,5, Jiranek 5,5 (1' st Cozza 6,5), Franceschini 6, Pierini 6, Morabito 5,5 (25' st Falsini 6), Mesto 5,5, Paredes 5, Leon 6,5, Nakamura 6,5, Rastelli 5 (32' st Cirillio sv), Savoldi 4,5. Allenatore: De Canio 5,5. JUVENTUS: Chimenti 7, Pessotto 6, Fresi 6, Birindelli 5,5, Moretti 6, Zenoni 6,5, Conte 5, Baiocco 5, Salas 5,5, (25' st Zalayeta 6), Olivera 6 (43' st Paro sv), Trezeguet 5 (16' st Zambrotta 7). Allenatore: Lippi 6,5. ARBITRO: Palanca 5. AMMONITI: Franceschini, Rastelli, Cirillo.
Fonte: Il Nuovo