17 Luglio 2003 - 08 Agosto 2003



sport - Cosenza: caso fideiussioni

Si comincia ad andare a fondo sul caso delle fideiussioni fantasma che hanno permesso l'iscrizione ai campionati di Roma, Napoli, Spal e Cosenza. La Procura di Roma, dopo i primi accertamenti, ha deciso di procedere nell'inchiesta ipotizzando i reati di truffa e falso in atto privato, per il momento contro ignoti. I pm hanno anche ricevuto la denuncia sporta da Franco Jommi, amministratore delegato della Sbc (la società che ha negato la paternità delle false fideiussioni), e quella di Cynthia Ruia, ex amministratore delegato Sbc. La sua firma compare sulle fidejussioni, ma la donna e l'azienda sostengono che è stata falsificata.

La prima mossa dei pm Ettore Torri e Maria Cristina Palaia, titolari dell'inchiesta, non si è fatta attendere. I magistrati hanno inviato i carabinieri nel centro sportivo di Trigoria, per acquisire le carte relative agli atti dell'iscrizione della Roma. I militari si sono recati anche nella sede del Napoli per un'analoga operazione. Oltre al sequestro dei documenti, i carabinieri hanno anche provveduto a sentire i dirigenti che si sono occupati delle procedure relative alle iscrizioni. Napoli e Roma fanno sapere di sentirsi comunque tranquille: i giallorossi sostengono di essere vittime di un raggiro, e si preparano a sporgere a loro volta denuncia.

Intanto, in Procura si è presentato Italo Pappa, capo dell'Uffico indagini della Figc: ha incontrato i magistrati per coordinare le indagini, ispirate per quanto riguarda la Federcalcio "alla massima sollecitudine e al rigore". E a Roma si indaga anche sul caso Virtus, esclusa dal campionato di basket. Anche i felsinei avevano infatti presentato una fideiussione della Sbc. Sul caso ha già aperto un'inchiesta la magistratura di Bologna.

I pm cercheranno prima di tutto di dare la risposta a due domande: chi ha fornito quei documenti ai club, spacciandosi per rappresentante della Sbc, e com'è possibile che nessuno in Figc e Covisoc si sia accorto che le fideiussioni equivalevano a carta straccia. Oltre a esserci la firma falsa, infatti, la Sbc non era nemmeno autorizzata a prestare fideiussioni. Senza contare che il suo patrimonio è troppo esiguo per garantire cifre milionarie. I dirigenti di Roma e Napoli dovranno dare spiegazioni, così come quelli della Federcalcio.

Intanto, si pensa alle eventuali conseguenze sportive: in caso di accertate responsabilità, si va dalla penalizzazione in classifica fino alla retrocessione. Addirittura, potrebbe scattare la revoca di titoli sportivi quali scudetti e Coppe, oltre che l'ammissione ai tornei europei.

Fonte: Il Nuovo





sport - Il Cosenza escluso dalla serie C1

Cosenza 31 Luglio 2003 - Il Cosenza e' stato ufficialmente escluso dal campionato di C1. La notizia e' rimbalzata da Roma in citta'. Il presidente della squadra Giuseppe Mazzotta e il sindaco Eva Catizone hanno convocato una conferenza stampa.





sport - Cosenza calcio: mancano 16 liberatorie,corsa contro il tempo

Cosenza 30 Luglio 2003 - Mancano 16 liberatorie di calciatori e dell'ex tecnico Emiliano Mondonico e tutto dovra' essere risolto entro oggi, pena la cancellazione del Cosenza calcio. Questo il quadro fatto stamattina dal presidente della societa' calabrese, l'avvocato penalista Giuseppe Mazzotta, il quale ha confermato che c'e' un parere negativo della Covisoc di C, con sospensione del Cosenza. Ora e' in atto una vera e propria corsa contro il tempo, con dirigenti e manager del Cosenza in giro per tutta Italia alla ricerca di ex giocatori in ritiro con altre squadre, per far firmare loro le liberatorie che il Cosenza ha presentato fino a tutto gennaio, ma che la Covisoc pretende per tutto il mese di aprile. Non e' facile rintracciare in pochissimo tempo i calciatori che mancano all'appello. A Cosenza sono state gia' firmate stamattina sei liberatorie di altrettanti atleti che militano ancora nel Cosenza e lo stesso Mondonico, secondo Mazzotta, si e' detto disponibile a recarsi a Roma per firmare la liberatoria. Intanto, si sta valutando la possibilita' di un ricorso al Tar di Catanzaro sul ripescaggio in B, un'ipotesi tutt'altro che tramontata.





sport - Ciclismo: Parigi incorona re Armstrong

«Tornerò qui il prossimo anno e non per arrivare secondo». Le parole dell'americano cinque volte vincitore della Grande Boucle, entrato ufficialmente nella storia della più importante corsa a tappe del mondo questo pomeriggio sui Campi Elisi, suonano come un augurio, ma alle orecchie dei suoi avversari sono una vera e propria minaccia.

Lance Armstrong pensa già al Tour del prossimo anno e lo dice a chiare lettere, per centrare il record dei record, mai riuscito a nessun uomo in bicicletta: vincere sei Tour, ancor più consecutivi. «Spero di essere all'altezza dei primi quattro che ho vinto - dice l'americano- perchè il livello che ho raggiunto quest'anno non è stato accettabile. Sono sempre stato un po' in affanno, poco sicuro, poco a mio agio». Il quinto trionfo, secondo il corridore della US Postal, è stata il piu' difficile. «E' una sensazione incredibile - aggiunge - questo è stato in assoluto l'anno in cui ho sofferto di più. Il successo mi riempie ancor più di soddisfazione».

Festa grande sui Campi Elisi questo pomeriggio, dove si è concluso il Tour de Centenario, che ha visto il successo dell'americano ma anche di Jean Patrick Nazon, velocista francese de la Jean Delatour, la formazione che è stata preferita alla Domina Vacanze di Cipollini. «Ho toccato un cielo con un dito - ha detto ai microfoni delle tivù di mezzo mondo Nazon -. Ho vinto ai Campi Elisi, dovrò rivedere le immagini alla tivù per convincermene».

Chi non si deve convincere della propria forza è invece Lance Armstrong, che oggi ha vissuto la sua giornata di gloria. Prime due ore di corsa ad andatura turistica, con la squadra della maglia gialla in testa al gruppo a festeggiare e a mostrarsi ai fotografi e alla televisioni. Per l'occasione la Us Postal, la formazione dell'americano, ha sfoggiato una maglia celebrativa, grigia, non blu come di consueto.

«Pagheremo una multa, ma ne valeva la pena», ha detto il texano. Poi la corsa, vera, sul filo dei 50 chilometri orari, e infine le premiazioni e le celebrazioni per il Tour del Centeanrio. Armstrong è stato festeggiato sotto il palco dalla moglie Kristin, con la quale è tornato a vivere da tre mesi dopo una breve crisi matrimoniale, e dai tre bimbi nati dalla loro unione. «Mi sento un uomo realizzato, felice, che ha però ancora tanta voglia di far bene. Sono orgoglioso di quello che ho fatto quest'anno - ha detto il texano - perché quello che ho ottenuto è stato più per la testa e la mia determinazione che per la forza delle mie gambe. Se penso al record dei record? Certo che si. Ce l'ho alla mia portata, e io non me lo posso far sfuggire».

Festeggia Armstrong, con Eddy Merckx, Miguel Indurain e Bernard Indurain, tutti del ristretto club dei cinque, che hanno vinto nella storia cinque Tour. Manca solo Anquetil, morto anni fa. «Sono orgoglioso, mi sento in pace come me stesso - aggiunge il texano che nei prossimi giorni sarà ricevuto alla Casa Bianca da George Bush -. Sono soprattutto felice di essere stato un buon ambasciatore americano in Francia: tra i nostri due Paesi c'era un po' di ruggine? Spero di averla spazzata via».

LO SPETTRO DEL DOPING SUL TOUR - Un concorrente del Tour de France, non uno di quelli della parte alta della classifica, è risultato positivo all'EPO (Eritropoietina) durante la corsa: lo si è appreso oggi da fonti ufficiali che non svelano il nome né la squadra del corridore positivo. Secondo «L'Equipe», le controanalisi chieste dal concorrente del Tour saranno possibili soltanto fra qualche giorno. Stando alle informazioni ottenute finora, il caso di doping - il primo individuato nel Tour del Centenario - non riguarda neppure un vincitore di tappa. L'EPO, prodotto di punta nel doping in tutti gli sport, soprattutto in quelli che esigono grande resistenza e fondo, favorisce la moltiplicazione dei globuli rossi nel sangue ma lo rende più denso, a rischio della salute dell'atleta.

Per il direttore del Tour de France, Jean-Marie Leblanc, non è un problema il corridore risultato non negativo all'EPO dopo un controllo antidoping anche perché «questo significa che i controlli, molto più severi, messi in tto dopo lo scandalo del 1998, funzionano. Lo sport deve purtroppo convivere con la presenza di persone che non rispettano le regole - si legge da una dichiarazione riportata dal sito dell'Equipe - Si individuano, si puniscono, si scartano e si continua con la maggioranza degli altri».

Il direttore sportivo della squadra a cui appartiene il corridore non negativo, il cui nome risulta ancora sconosciuto, è stato informato dei risultati delle analisi giovedì scorso, ma non ha optato per l'esclusione dell'atleta dalla Grand Boucle.

Fonte: Il Nuovo





sport - Presentato il nuovo sito internet della Reggina

Reggio Calabria 21 Luglio 2003 - 'Un portale aziendale che porta la Reggina al passo con le piu' evolute realta' del del calcio mondiale'. Cosi' il presidente della Reggina, Lillo Foti, ha descritto il nuovo sito ufficiale della societa', www.regginacalcio.com, presentato oggi nell'aula Magna della facolta' di Architettura dell'Universita' Mediterranea di Reggio Calabria. Sul nuovo sito sara' possibile trovare notizie sulla storia, la societa', i suoi quadri dirigenziali e tecnici.Tante le pagine dedicate alla
squadra ed agli impegni agonistici. Sono previste anche rubriche di informazioni che consentiranno ai navigatori di interagire. Sara' anche realizzato un servizio video che offrira' agli appassionati l'opportunita' di assistere agli allenamenti presso il centro sportivo Sant'Agata. Prevista anche la pagina dello 'store', con tutti i prodotti col marchio Reggina. Il riferimento di Foti va agli oltre 10mila
visitatori, per un milione di pagine web consultate al giorno da almeno 25 paesi di tutto il mondo.





sport - GP: riscossa di Barrichello

Fate entrare un tifoso in pista, e vedrete vincere Barrichello. Come in Germania tre anni fa, un folle si mette a correre sul rettilineo e alla fine trionfa il buon Rubinho. Stavolta, però, il fuori programma (l'uomo, con tanto di kilt e cartellone con scritte religiose, è stato schivato dalle vetture a quasi 300 km orari prima di esser bloccato dai commissari) ha solo complicato il lavoro del brasiliano, che ha dovuto sudare le sette camicie per poter concretizzare la superiorità sua e della Ferrari. Due sorpassi a Raikkonen, uno a Trulli, uno a Ralf Schumacher: con una rimonta fantastica, Barrichello ha dato spettacolo e ha zittito tutte le critiche che lo avevano perseguitato nelle ultime settimane. Vittoria, pole position, giro veloce: un dominio totale, una prova di forza impressionante, capace di domare anche la sfortuna, che ancora una volta sembrava sorridere beffarda al brasiliano. Dopo essersi fatto saltare in partenza da Trulli e Raikkonen, Rubinho si era infatti ritrovato intrappolato nel maxi ingorgo ai box seguito all'ingresso della safety car, entrata in pista subito dopo il blitz del kamikaze in gonnellino. Da lì in poi, però, è iniziata per Rubens la cavalcata trionfale.

La sconcertante passeggiata ha scombussolato anche la gara di Trulli, primo fino all'invasione di campo, pardon di pista, davanti proprio a Barrichello. L'italiano ha chiuso sesto, ma senza l'incredibile episodio avrebbe potuto raccogliere di più.

Nel giorno di Rubens, Schumi si è trovato relegato tra le comparse. Il tedesco ha comunque tirato fuori gli attributi, salvando il salvabile: scivolato anche lui nel mezzo del gruppone dopo l'imprevisto, il tedesco è risalito fino al quarto posto, superando avversari e insidie connesse, Villeneuve compreso. Quello con il canadese è stato uno dei tanti duelli entusiasmanti di una gara da incorniciare, divertente come poche altre negli ultimi anni.

A conti fatti, a Schumi è andata ancora una volta bene, visto che si è fatto mangiare solo un punto in classifica da Raikkonen. Il finlandese, dopo esser stato al comando, ha chiuso infatti al terzo posto. Prima ha dovuto cedere alla grinta di Barrichello, che lo ha saltato di prepotenza dopo tre curve percorse ruota a ruota, poi si è lasciato sfuggire anche la piazza d'onore a vantaggio di Montoya dopo un'escursione nell'erba con la sua McLaren.

Sprazzi di gloria anche per la Toyota, che approfittando del gran caos generatosi ai box dopo l'invasione, si è ritrovata in testa per una decina di giri con Da Matta. Guarda caso anche lui brasiliano, come il grande eroe di giornata, che sul podio ha persino pianto durante l'inno. Lacrime che spruzzano Silverstone di verdeoro e rosso Ferrari. La riscossa di Rubinho è servita.

Fonte: Il Nuovo





sport - Ricorso del Cosenza al Tar di Salerno per tornare in B

Cosenza 16 Luglio 2003 - Il Cosenza presentera' domani al Tar di Salerno un ricorso nel quale si chiede la sospensiva delle retrocessioni in C1 e la riammissione al campionato di serie B. A renderlo noto e' stato il presidente della societa', l'avvocato. Giuseppe Mazzotta. 'Presenteremo il ricorso a Salerno - ha detto Mazzotta - perche' riteniamo possa valere il principio della concentrazione delle impugnative. E' un principio generale stabilito dal diritto amministrativo. Essendosi gia' occupati di una vicenda analoga, i giudici del Tar salernitano possono esprimersi anche sul nostro ricorso'.