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26 Settembre 2003 - 06 Ottobre 2003
sport - Perugia Reggina 0-0
Perugia Reggina 0-0 Perugia e Reggina non si fanno male: nel posticipo del Curi tanta noia e nessun goal
Sarebbe stato l'unico, vero motivo di interesse di una gara altrimenti dimenticabile. Invece l'esordio nella Serie A di Saadi Al Gheddafi non c'é stato. Il figlio del leader libico era pronto in panchina, ma evidentemente Serse Cosmi non era dell'umore adatto per concedere questo regalo ai fotografi presenti al Renato Curi. Il suo Perugia non ha fatto una bella figura di fronte al pubblico di casa. Gli umbri sono apparsi lenti, impacciati, privi di idee e nell'ultimo quarto d'ora non hanno saputo approfittare della superiorità numerica dopo che Di Michele era stato espulso da Bertini. Può essere soddisfatto invece Colomba. La sua squadra ha offerto un gioco piacevole, soprattutto nel primo tempo, soffrendo poco nella ripresa, almeno fino al momento dell'espulsione.Nel corso di un primo tempo vivace i calabresi mostrano una manovra fluida e incisiva che mette in difficoltà spesso, soprattutto nella prima parte, i padroni di casa, e sfiorano in almeno tre circostanze la rete. Gli umbri si svegliano solo nella seconda parte della frazione, e vanno vicini a loro volta al vantaggio in un paio di occasioni.Come detto Serse Cosmi decide di portare in panchina Gheddafi. Il tecnico umbro deve fare a meno di Grosso e Genevier, ma può contare sul rientro di Giovanni Tedesco, che parte titolare. Sull'altro fronte Franco Colomba schiera Giacchetta, all'esordio stagionale. A sorpresa l'allenatore può contare su Torrisi e Paredes, mentre deve fare a meno di Stellone e Cozza.Al 6' la prima, clamorosa occasione per il Perugia: Ze Maria tenta di sorprendere Bertini fuori dai pali con uno splendido tiro da almeno quaranta metri. Il portiere é battuto ma lo salva la traversa. E' un inizio roboante quanto illusorio. Da quel momento sono soprattutto gli ospiti a brillare. All'11 Nakamura sfiora il vantaggio con un bel pallonetto dal limite di poco alto. Ancora Nakamura sugli scudi al 14', quando entra in area e serve una bella palla a Di Michele: solo la tempestiva uscita di Kalac gli impedisce la conclusione a rete. Il Perugia si sveglia al 24', quando Bonazzoli impegna Kalac dal limite. Nuova occasione per il Perugia con Tedesco che sfiora la deviazione vincente di testa. Anche Ignoffo al 34' non concretizza una buona occasione. Poi sostanziale equilibrio fino al fischio di Bertini. Il primo quarto d'ora della ripresa non offre grosse emozioni, se si esclude un lungo cross di Ze Maria che per poco non inganna Belardi. Sempre più insoddisfatto, Cosmi prova a dare una scossa ai suoi con l'inserimento del trequartista Do Prado al posto del centravanti Bothroyd. Al 65' Vryzas manda a lato di testa. E' la prima, vera occasione della ripresa. Per il resto la Reggina non corre rischi, nè fa granchè per impensierire Kalac. Le cose si complicano inaspettatamente per gli ospiti al 74', quando Di Michele rifila una gomitata a Gatti in un contrasto aereo e si fa espellere. Nonostante la superiorità numerica bisogna aspettare l'83' per vedere un tiro in porta del Perugia degno di questo nome. E' un diagonale rasoterra di Diamoutene, forse il migliore dei suoi, che sfiora il palo. Un'altra buona chanche capita sulla testa di Margiotta, che però non inquadra la porta. Allo scadere anche Diamoutene si fa espellere ripristinando la parità numerica. La parità nel punteggio, invece, non é mai stata veramente in discussione. Giusto così.Perugia (3-5-2):Kalac, Diamoutene, Ignoffo, Di Loreto, Ze Maria, Giovanni Tedesco, Gatti, Fusani (78' Margiotta), Loupoutis, Vryzas, Bothroyd (58' Do Prado). A disp. Tardioli, Obodo, Coly, Nastos, Gheddafi. All. Cosmi.Reggina(3-4-1-2):Belardi, Jiranek, Giacchetta, Franceschini, Falsini, Martinez, Baiocco, Mozart, Nakamura (69' Paredes), Bonazzoli (91' Dell'Acqua), Di Michele. A disp. Lejsal, Torrisi, Mesto, Giacomo Tedesco, Leon, Dell'Acqua. All. Colomba.Arbitro:BertiniNote:Ammoniti: 48' Nakamura (R), 53' Diamoutene (P), 70' Franceschini (R). Espulso: 74' Di Michele (R), 91' Diamoutene (P).
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sport - Basket, risultati serie A
5 Ottobre 2003 - Risultati della prima giornata del campionato di serie A di basket:Scavolini Pesaro-Breil Milano 81-56 Lottomatica Roma-Roseto 84-73 Oregon Cantù-Pompea Napoli 90-97 Metis Varese-Air Avellino 95-85 Lauretana Biella-Trieste 67-78 Mabo Livorno-Stayer Reggio Calabria 108-105 dts Snaidero Udine-Montepaschi Siena 83-89 Teramo-Skipper Bologna 84-98 Sicilia Messina-Benetton Treviso -
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sport - Teramo-Crotone 2-1
Il forcone dei diavoli torna a pungere dopo una partenza in ombra. Gol lampo dei diavoli già al 3’, quando Ola prende l’ascensore e devia alle spalle di Dei una punizione dalla trequarti di un compagno. Momentaneo pari al 13’ grazie a un’incornata di Scardina, su traversone dalla fascia destra di Juric. E suggello decisivo degli abruzzesi al 18’ per merito di Mancino, che riceve al limite, stoppa, si gira e insacca con una secca rasoiata. Al 59’ i padroni di casa falliscono anche un tiro dagli undici metri: Deflorio a calcia forte e centrale, il numero uno dei calabresi rimane in piedi e respinge con le ginocchia. Migliori in campo: Biso (T), Bartolini (C)
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sport - Catanzaro-Sora 1-0
I giallorossi rispettano il favore del pronostico e si impongono, sebbene a fatica, su una vivace compagine bianconera. La rete che decide il match viene realizzata al 55’: Ferrigno riceve palla sulla fascia sinistra, dribbla il diretto avversario, si porta sul fondo e calibra al centro un traversone millimetrico per la testa del numero dieci Mario Alferi, che tutto solo, non ha difficoltà a infilare Capecchi. Al 47’ i giallorossi reclamano anche un penalty per un intervento con un braccio di un difensore Migliori in campo: Corona (C), Di domenico (S)
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sport - Reggina: ballottaggio Torrisi-Giacchetta
Reggio Calabria 3 Ottobre 2003 - Allenamento molto intenso della Reggina agli ordini del tecnico Colomba. In vista della trasferta di Perugia c'è da risolvere il dubbio sulla sostituzione dello squalificato Sottil: ballottaggio tra Torrisi (leggermente infortunato) e Giacchetta.
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sport - Basket, la Stayer Reggio cede in prestito Brian Lynch
Reggio Calabria 3 Ottobre 2003 - La Stayer Reggio Calabria ha reso noto di aver ceduto in prestito l'italo-americano Brian Lynch all'Eurorida Scafati. L'accordo, già raggiunto nei giorni scorsi, è stato perfezionato formalmente questa mattina. Lynch ha raggiunto la compagine campana e già da oggi è a disposizione del coach
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sport - Judo: da Crotone parte la caccia alle Olimpiadi
Crotone 2 Ottobre 2003 - Parte da Crotone l`avventura degli azzurri del judo in vista dei Giochi Olimpici di Atene del 2004. Gli atleti della Nazionale si troveranno nel fine settimana per alcune sedute di allenamento nel Palazzo dello Sport della città calabrese. I componenti del "Progetto Atene 2004" sono Andolina, Cavazzuti, Macri`, Morico, Scapin, Braidotti, Lepre, Maddaloni, Meloni e Monti. A fine mese altro weekend di preparazione a Udine, mentre in seguito è prevista la presenza a tutti i tornei di qualificazione olimpica, a partire dal torneo di Seoul a dicembre
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sport - Shumi, il mondiale è ad un passo
Felicità Schumi, Mondiale a un passo Il ferrarista scatta come un fulmine, va in crisi con la pista umida, ma poi sotto il diluvio si scatena e vince davanti a Raikkonen (2°). In Giappone gli basterà 1 punto per trionfare: Montoya (6°) è fuori dai giochi
Michael Schumacher ha vinto il GP degli Usa, e il sesto titolo mondiale adesso è a un passo. Il 12 ottobre, in Giappone, al tedesco basterà arrivare ottavo per essere campione: poco più di una formalità per uno che, quando è stato il momento, ha tirato fuori la faccia feroce dei tempi migliori, sbranando avversari, critici e perplessità. Eliminato Montoya, al tappeto Raikkonen. A Indianapolis Schumi ha picchiato durissimo. Dicevano che era da pensione. Di sicuro, per ora, c'è che è quasi campione. Ancora una volta. Per il resto si vedrà. Il ferrarista ha trionfato (70° successo in F.1) dopo una gara da brividi, condizionata da un acquazzone nella prima parte. Sotto il diluvio Michael si è scatenato, andando a riprendere uno a uno gli avversari che gli erano sfuggiti via quando la pista aveva cominciato a inumidirsi. Sotto il diluvio invece è affondato Montoya, penalizzato dalla sua Williams che scivolava da tutte le parti e anche da una penalità affibbiatagli per un contatto con Barrichello (che ha messo ko il brasiliano) al terzo giro. Raikkonen, secondo, è l'unico ad aver ancora speranza di contrastare Schumi, ma i nove punti di distacco rendono la possibilità solo teorica. Il colombiano, che ha chiuso sesto, ha dovuto alzare bandiera bianca: la matematica lo mette fuori dai giochi. E dire che dopo una decina di giri tutto sembrava mettersi male per Schumi (che pure era scattato come un razzo al via, ritrovandosi quarto): Raikkonen fuggiva via al comando, mentre lui arrancava sotto la pioggerellina. Le Michelin si rivelavano formidabili sul viscido, e la Ferrari si faceva sorpassare un po' da tutti, Montoya compreso. Poi però la pioggia aumentava, e il copione cambiava. Il colombiano andava in crisi di macchina e, dopo la penalità ai box, anche di testa. Mentre Michael iniziava a volare. Montate le gomme da pioggia, andava a riprendere Raikkonen, poi Frentzen e Button, che si erano nel frattempo portati al comando. Una volta conquistata la testa della corsa, non l'ha più mollata. Raikkonen è risalito fino al secondo posto, giusto per permettere al Mondiale di restare formalmente aperto fino a Suzuka, mentre per Montoya arrivava anche l'umiliazione del doppiaggio. La morale è una sola: al di là dei proclami, delle spacconerie, Schumi ha dimostrato ancora una volta (se ce ne fosse bisogno), che quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. E il più duro di tutti è ancora e sempre lui. Mentre i rivali andavano in crisi, lui acquistava sicurezza. Mentre gli altri si scioglievano, lui ostentava la rocciosa superiorità dei tempi migliori. Altro che finito, altro che bollito. Quest'uomo, il 12 ottobre, diventerà il migliore della storia della Formula uno. Più forte di Fangio, più forte di tutti. Fonte: Il Nuovo
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sport - Crotone-Acireale 0-0
Nello scontro tra Scilla e Cariddi i pitagorici perdono il primato in seguito al secondo pareggio consecutivo in sette giorni; perfetta media inglese, invece, per la matricola isolana. Nel primo tempo domina l’equilibrio. Le occasioni da gol non sono numerose, ma sono equamente ripartite. Nella ripresa i calabresi si ricordano di essere i primi in classifica e iniziano a premere con maggior insistenza, però si trovano di fronte un Polito in giornata di grazia, che abbassa la saracinesca e chiude la porta a doppia mandata. Migliori in campo: Di Meglio (C), Polito (A)
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sport - Viterbese-Catanzaro 2-0
Impeccabile sino ad ora il cammino degli uomini di Carboni davanti ai loro tifosi. E ora sul gradino più alto del podio sventolano soltanto i colori gialloblu. Il primo ruggito dei leoni al 63’, grazie a un’acrobatica mezzarovesciata di Santoruvo, su traversone dalla trequarti di Di Rauro. Il raddoppio in peno recupero con un’azione di rimessa del solito Martinetti, che si invola sulla corsia di destra, converge al destro e batte il portiere sul suo palo di competenza. Migliori in campo: Cipriano (V), Alfiero (C)
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sport - Reggina Juventus 0-2
Juve più forte delle assenze La squadra di Lippi senza Del Piero e Trezeguet si impone per 2-0 in casa della Reggina: apre Di Vaio dopo 10 minuti, chiude Nedved nella ripresa. I calabresi colpiscono quattro pali. Nel finale espulso Sottil.
La cabala ha avuto ragione ancora una volta. Al “Granillo”, mai un pareggio tra Reggina e Juventus: adesso, su 5 gare giocate in riva allo Stretto, il conto è di quattro vittorie per la Vecchia Signora e una per la squadra di capitan Cozza (assente da due giornate per un infortunio al flessore destro). E certo hanno del singolare, le scelte di Marcello Lippi nel contrastare una Reggina ostica sì, ma sulla carta assai più debole. A dispetto dell’assenza forzata di Del Piero, Thuram e Trezeguet, il “mister” fa a meno anche di Davids e Miccoli e sceglie un flebile 4-5-1 malgrado la retroguardia non sia il piatto forte dei calabresi (7 gol presi in 3 partite). A dare una mano al tecnico bianconero, tra i pali della Reggina c’è un inguardabile Emanuele Belardi, che spesso mette a rischio la propria porta senza necessità. Il primo pericolo per gli amaranto affonda le radici (8’) proprio nella malcerta difesa: Pavel Nedved è liberissimo di farsi spazio e tentare il tracciante, largo di un paio di metri rispetto al palo sinistro. Immediata la risposta amaranto: Mozart s’impadronisce del centrocampo e Di Michele pennella un morbido traversone per Bonazzoli, che però inzucca troppo su Buffon. E al 10’ è proprio David Di Michele, pescato in area dal giovane Mesto, ad avvitarsi e spaventare Buffon con una splendida girata. La Reggina capitola al 13’, ma il “Granillo” contesta. Infatti il cinico Di Vaio sfrutta al meglio una papera da dividere a metà tra Belardi e Sottil, ma il gol è nato dalla ripartenza bianconera, dopo che Birindelli in corsa aveva travolto Mozart in piena area-Juve. Inutili le invocazioni di penalty: caso da moviola, comunque. Ma s’è capito subito che è un gran Di Vaio: quattro minuti dopo il gol, dopo una lunga percussione mancina, la conclusione dell’unica punta bianconera fa rimbombare il palo più lontano, con Belardi fuori causa. A ridosso, la sua esplosiva punizione è facile preda del portiere amaranto. Ma il conto dei “legni” è subito pari: insidioso cross di Nakamura, e la deviazione aerea di Iuliano rimbalza sulla traversa, rischiando di beffare Buffon. Sul corner, Jiranek sottoporta dimostra i suoi limiti al tiro. Dopo un lungo periodo di concreta tregua, al 39’ un rimpallo favorisce l’onnipresente Di Vaio: Belardi, superato da un lob soffice però troppo corto, riesce ad agguantare la sfera in tre tempi, sfoderando incertezze di solito letali. Un minuto dopo è travolgente la triangolazione Nakamura-Di Michele-Nakamura che l’asso nipponico conclude, dal limite dell’area, scheggiando il palo alla sinistra di Gigi Buffon. Alla ripresa del gioco, si capisce che Lippi ha strigliato i suoi. Gli spazi a centrocampo sono tutti suturati: e al primo affondo mezzo serio, la Juve raddoppia. L’incursione di Appiah (50’) spiana la strada al ceco Nedved che - colpevolmente solo in area - trafigge un annichilito Belardi, che nulla fa per limitargli lo spazio di tiro. Ancora cinque minuti, e Di Vaio taglia ancora una volta la difesa amaranto: il suo diagonale impegna severamente il portiere della Reggina. Serve a poco il sacrificio di Gonzalo Martinez, che una-azione-sì-una-no scende a dar manforte all’inesperto Mesto nelle retrovie: il comparto arretrato dei calabresi cigola come una vetusta carrozza di terza classe sui binari. Il brasiliano Mozart prova a calzare i panni del vendicatore prima deviando di testa una punizione del neo-entrato Leon, poi con una volée da fuori area, senza mai centrare lo specchio della porta. Seguono un paio di (velleitari) tentativi di Di Michele e una gran botta di Gianluca Falsini, ma il granito difensivo degli ospiti è quasi inscalfibile. Alla mezz’ora del secondo tempo, la Reggina coglie due pali in un minuto: prima quello sinistro (stoccata dal limite dell’honduregno Leon), poi l’incrocio dei pali (spettacolare tuffo di Mozart), portando addirittura a 4-1 il conto dei “legni” in proprio favore. L’ultima occasione con lo rispolverato Leon: potente e angolato il suo colpo di testa, ma Buffon onora la sua fama di miglior portiere al mondo. REGGINA-JUVENTUS 0-2 Reti: 13’ pt Di Vaio, 5’ st Nedved. Reggina: Belardi 4,5; Jiranek 5, Sottil 5, Mesto 5 (15’ st Leon 7); Martinez 5,5, Baiocco 6, Mozart 6,5, Falsini 6; Nakamura 7; Bonazzoli 5, Di Michele 7 (41’ st Torrisi sv). All.: Colomba 5. Juventus: Buffon 6,5; Birindelli 6, Ferrara 5,5, Iuliano 6, Tudor 5,5; Camoranesi 5,5, Tacchinardi 6, Maresca 6,5, Appiah 6,5, Nedved 7,5 (15’ st Miccoli 6,5); Di Vaio 8. All.: Lippi 7. Arbitro: Racalbuto da Gallarate 5 Ammonito: 27’ st Birindelli. Espulso: 40’ st Sottil (doppia ammonizione). Fonte: Il Nuovo
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sport - Reggina: con la Juve probabile record d'incasso
Reggio Calabria 26 Settembre 2003 - Attesa spasmodica a Reggio Calabria per l'arrivo dei campioni d'Italia della Juventus. Sugli spalti dello stadio Granillo sono attesi almeno 28 mila tifosi, oltre a 1.500 supporter ospiti, che potrebbero dare alla Reggina il nuovo record di incassi. Un afflusso straordinario, per far fronte la quale le forze dell'ordine hanno predisposto un accurato piano di controllo sia allo stadio che nelle zone circostanti e sulle strade di accesso. Massiccio lo spiegamento di polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani.
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sport - Reggina: Nakamura avverte la Juve
Reggio Calabria 25 Settembre 2003 - La sfida con la Juventus si avvicina, ed il fantasista giapponese della Reggina Shunsuke Nakamura avverte i bianconeri. "In questo campionato la Reggina può stupire, ha classe, grinta, ordine tattico. Serve soltanto un pizzico di concentrazione in più nei momenti decisivi della partita".
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