08 Gennaio 2003 - 17 Marzo 2003



V. Lamezia-Trapani 2-1

Lamezia (CZ) 16 Marzo 2003 - Soffre la capolista, ma alla fine arrivano comunque i tre punti che consentiranno ai biancoverdi di scendere al “Lamberti” fra sette giorni con due risultati su tre a disposizione. Al 3’ scende il gelo sul “D’Ippolito”: da quasi trenta metri Okolie centra l’angolo alla sinistra di Carlino. La capolista sciupa l’impossibile e al quarto d’ora lo specialista Lio si fa pure parare da Mistretta un penalty concesso per un “mani” in area di Di Martino. Al 43’ Porchia rimette le cose a posto con una “bomba” su punizione dal limite, poi dopo otto minuti della ripresa Caputo gira in rete di sinistro un cross di Manganaro per il definitivo sorpasso.
I migliori in campo: Tortora (V), Okolie (T)






Orlandina-Rossanese 2-0

16 Marzo 2003 - L’Orlandina prosegue nella sua affannosa rincorsa verso la salvezza, la Rossanese non demerita ma cede alle maggiori motivazioni dei paladini. Prima rete al 10’: azione in profondità avviata da Anselmo, palla sulla sinistra per Azzinnari il cui cross viene corretto in rete di piatto da Rametta. Rossoblu in dieci dal 72’ dopo l’espulsione di Sparti e che incassano il raddoppio sei minuti dopo ancora per mano di Rametta, che stoppa bene un altro cross di Azzinnari e mette a sedere per la seconda volta Petrocco.
I migliori in campo: Azzinnari (O), Ceraulo (R)






Milazzo-N. Vibonese 0-0

16 Marzo 2003 - La Vibonese esce senza danni dal “Grotta Polifemo” al termine di una gara che l’ha vista spesso costretta sulla difensiva di fronte agli assalti a tratti arrembanti dei tirrenici. Ai punti avrebbe senz’altro vinto il Milazzo, che piange sugli errori di mira di Prete e Riganò e su qualche episodio sospetto in area ipponiana, ma soprattutto su una conclusione bomba di Messina che a un minuto dal termine fa gridare al gol il pubblico di fede mamertina, ma su cui Graci si oppone da campione salvando il risultato per gli ospiti.
I migliori in campo: Barresi (M), Graci (N)






Delianuova-Belpasso 4-0

16 Marzo 2003 - Etnei da stasera matematicamente in Eccellenza dopo la debacle sull’Aspromonte. Il Delianuova guadagna posizioni in ottica salvezza ma per sbloccare il risultato deve attendere l’inizio della ripresa, quando in un minuto il bomber Giacco buca due volte Agricola, prima in rovesciata e poi di testa, su altrettanti cross di Cundari. Al 64’ amaranto ancora in gol con Cannalonga, che mette a segno un penalty concesso per un fallo in area ai danni di Granata, infine all’81’ Catalano cala il poker correggendo in rete un corner di La Camera.
I migliori in campo: Granata (D), Nicoloso (B)






Corigliano-Vittoria 1-1

Corigliano (CS) 16 Marzo 2003 - Tutto nel primo tempo al “Brillia”: passano per primi gli ospiti, con Galetti che scatta sul filo del fuorigioco e trafigge Mancon in diagonale. Fulminea la reazione dei biancoazzurri, e al 25’ Pierantozzi insacca il pareggio direttamente su punizione. Recrimina il Vittoria per un legno colto da Comandatore direttamente su punizione quasi al termine della prima frazione di gioco, ma per tutta la ripresa sono i “delfini” a menare le danze e a sfiorare a più riprese la rete del vantaggio.
I migliori in campo: Pierantozzi (C), Merito (V)






Castrovillari-Cavese 0-2

Castrovillari (CS) 16 Marzo 2003 - Solo nel finale i metelliani trovano i tre punti che li mantengono incollati al Lamezia alla vigilia dello scontro diretto di domenica prossima. Cede alla distanza un Castrovillari già decimato da infortuni e squalifiche e in dieci uomini dalla fine del primo tempo dopo l’espulsione di Staffa. Fortuita l’azione del vantaggio ospite al 78’: un rinvio di Mosciaro incoccia nella spalla di Miranda mettendo in moto Di Matteo, triangolazione con Corradino e assist per Di Vito che deve solo appoggiare in fondo al sacco. Sette minuti dopo si chiudono i giochi quando ancora Di Vito, ricevuta palla da Dos Santos, salta Finocchiaro e batte agevolmente Spingola uscitogli incontro alla disperata.
I migliori in campo: Crucitti (Cas), Di Vito (Cav)






Trapani-Castrovillari 0-0

9 Marzo 2003 - Ai punti avrebbe forse vinto il Trapani, ma il nulla di fatto scaturito dal match del “Provinciale” non fa gridare allo scandalo. Privi di due terminali offensivi del calibro di Torre e Marino, i granata non finalizzano almeno sei-sette nitide occasioni da rete contro un Castrovillari ridotto in dieci uomini nel finale (espulso De Rosa per un brutto fallo da tergo su Okolie all’81’), ma rischiano di subire il ko quando nei minuti di recupero, su un rapido contropiede, Crucitti angola troppo il diagonale del possibile successo per i “lupi”
I migliori in campo: Okolie (T), Morelli (T)






Siracusa-V. Lamezia 1-2

9 Marzo 2003 - Sul neutro del “Grotta Polifemo” di Milazzo la capolista soffre ma ottiene un successo “pesante” nella lotta per l’unico posto in C2. Sugli scudi ancora una volta “nonno” Tortora: il 41enne bomber lametino apre le marcature all’11’ quando fulmina Macrì con un destro angolato dopo un dribbling secco su un difensore avversario, poi realizza la rete decisiva a dieci minuti dal termine concludendo con una palombella sotto la traversa un contopiede avviato da Gaccione. Nel mezzo c’era stato il pareggio aretuseo di Calabrese, che al 69’sorprendeva Carlino con una preciso fendente dal limite.
I migliori in campo: Arcidiacono (S), Tortora (V)






Rossanese-Pro Favara 0-1

9 Marzo 2003 - La Rossanese si conferma squadra-sfinge di questo torneo alternando prestazioni maiuscole ad altre a dir poco sconcertanti. Il Pro Favara gioca la sua onesta partita e centra il colpo grosso facendo fruttare al massimo l’unica reale occasione avuta nel corso della gara, quando al 63’ l’arbitro accorda un penalty per un ingenuo fallo di mani in area di Castelli: dagli undici metri Fornò spiazza Petrocco. Neppure un tiro in porta per i rossoblu in tutto l’incontro, e gli agrigentini con il minimo sforzo centrano il quarto successo di fila che li pone al riparo per il momento da brutte sorprese in classifica.
I migliori in campo: Montesano (R), Virgadamo (P)






N. Vibonese-C. Stabia 3-0

9 Marzo 2003 - Al “Razza” si vede una Vibonese pimpante in cui spicca l’estro dell’ultimo arrivato in maglia rossoblu, l’argentino Basualdo (ex Lens e Celtic Glasgow). Gli ipponiani sbloccano il risultato al 13’: incursione di Ciarcià che viene steso al suo ingresso in area gialloblu, dal dischetto Melillo non perdona. Il raddoppio arriva al 54’ quando Mercuri cambia gioco sulla fascia sinistra per Melillo, preciso lancio a smarcare Basualdo che trafigge imparabilmente De Rosa: l’argentino bagna così il proprio esordio nel modo migliore. Il tris arriva nei minuti di recupero ed è ancora Melillo a gonfiare la rete ospite riprendendo una corta respinta di De Rosa.






Lentini-Corigliano 1-2

9 Marzo 2003 - Lentini decisamente giù di tono e mal disposto tatticamente: con la terza sconfitta interna di fila la già precaria situazione in classifica dei bianconeri si complica ulteriormente. Inizio sprint del Corigliano, a segno già al 1’ con un preciso rasoterra di Ferraro e poi al 24’ quando Forcieri trova la deviazione vincente di testa su corner di Pierantozzi. Solo all’89’ arriva la parziale riscossa dei padroni di casa: su una palla filtrante per Clemente c’è un tocco di mano di Pierantozzi in area jonica, dal dischetto lo stesso Clemente rende meno amara la debacle per l’undici di Nuccio.
I migliori in campo: Galvagna (L), Pierantozzi (C)






Cavese-Delianuova 1-0

9 Marzo 2003 partita “blindata” al “Lamberti” dopo gli incidenti del match d’andata in Calabria. Causa anche un arbitraggio non sempre all’altezza la Cavese fatica più del previsto per venire a capo degli irriducibili deliesi, le cui barricate crollano al 61’ quando D’Aniello riprende una corta respinta della difesa e infila l’angolo alla sinistra di D’Agostino. Nei minuti di recupero accade l’impensabile: su un ruvido contrasto tra Dos Santos e un attaccante in maglia amaranto in area metelliana l’arbitro vede gli estremi per un penalty contro i biancoblu, ma Ambrosi ipnotizza lo specialista Giacco respingendogli la conclusione dagli undici metri.
I migliori in campo: D’Aniello (C), Squillace (D)






Africo Villese 2-1

Soddisfazione al termine del match con la Villese davanti agli spogliatoi dell'Africo. Tre punti importanti, che rilanciano nel morale la squadra di Mollica e che lasciano ben sperare per il prosieguo del campionato. Una doppietta di Sergi, realizzata nel corso della seconda frazione di gioco, ha permesso all'undici africese di recuperare la rete di Malavenda al 30' del pt, grazie alla pronta reazione esercitata per tutta la ripresa da Versace L. e compagni. E' stato proprio l'eclettico Versace L. ad imprimere la svolta tattica alla gara. Versace L., in tandem con Mico Morabito, ha portato sovente lo scompiglio nella retroguardia della Villese, capitolata al 22' e al 27' sotto le conclusioni ravvicinate del centravanti Sergi. Leo Versace ha interpretato alla perfezione i compiti assegnatigli da Mollica dopo la rete del vantaggio ospite: « Mi sono trovato meglio ad agire da trequartista in appoggio a Morabito ed a Sergi- ha esordito L. Versace -. La Villese ha commesso, forse, l'errore di considerare chiusa la gara dopo il gol di Malavenda. La nostra reazione è stata perentoria ed alla fine il risultato premia gli sforzi della squadra che ha attaccato di più: l'Africo.»» Dello stesso parere di Versace L. è Morabito, che ha fornito a Sergi i due assist rivelatisi determinati per la vittoria dell'Africo. «Dovevamo vincere a tutti i costi per incamerare punti in classifica. I tre punti conquistati contro la Villese sono il frutto della nostra maggiore caparbietà nell'inseguire il risultato. Adesso attendiamo con fiducia le altre gare per capire le nostre reali possibilità di permanenza, in un'eventuale appendice del campionato in chiave play out». Nelle fila della Villese il clima che si respira non è dei migliori e si recrimina per il risultato finale. Il più contrariato è mister Accetta: la sconfitta non va proprio giù.
Domenico Modaffari

Fonte: Gazzetta del Sud






Paolana Rossano 1-0

Paolana 1 Rossano 0 MARCATORE: 80' Vitelli. PAOLANA: Ramunno, Magnone, Longo, Martino, Cipparrone, Baulè, Porco, Carnevale, Benvenuto (80' Scarnà), Cairo (75' Vitelli), Ricchio (Chiappetta). ROSSANO: Zumpano, Campana, Piccoli, Sestito, Grappoli, Malucchi, Graziano (70' Buongiorno), Caparelli, Marino (65' Martino), Sarcano, Manno. ARBITRO: Fazio di Reggio Calabria. PAOLA – La Paolana di mister Cipparrone prosegue la sua marcia verso la scalata nella categoria superiore. Contro il Rossano, anche se per la inagibilità del proprio terreno di gioco ha dovuto giocare sul campo di San Fili, si è imposta ancora una volta con autorità. Con tale successo, che potrebbe rappresentare il suggello definitivo alla promozione nella categoria superiore, i risultati utili consecutivi conseguiti dalla compagine della città del Santo sono saliti a venti. Il match tra la Paolana e il Rossano, è stato giocato con grinta e animosità tanto che l'arbitro oltre ad aver espulso 4 giocatori, per calmare gli animi ha altresì sospeso per alcuni minuti la gara. Dopo, comunque, è prevalso il buon senso. La squadra ospite è partita subito a spron battuto senza avere alcun timore reverenziale del quotato avversario di turno. Al 15' già gli ospiti con Sestito potevano passare in vantaggio se il giovane e promettente Ramunno non si fosse esibito in un intervento miracoloso. Dopo sette minuti è stato, invece, Malucci a rendersi pericoloso, ma ancora una volta il guardiano paolano si è opposto con bravura. Poi gradatamente veniva fuori la Paolana con un gioco brioso e volitivo, ma alquanto impreciso e sfortunato e, quindi, le varie azioni condotte nella prima frazione di gioco da Ricchio e compagni non ottenevano i frutti sperati. Nella seconda parte della gara il trainer Cipparrone, al fine di evitare sorprese, apportava alcune varianti nel collettivo e all'80' l'esperto Vitelli, che era da poco subentrato a Cairo, segnava il gol che decideva il combattuto incontro.
Antonio Storino

Fonte: Gazzetta del Sud






Gioiosa Silana 1-1

Gioiosa- Silana 1-1 MARCATORI:4' De Gennaro, 36'st Zerbi GIOIOSA: Foti, Totino, Valenti, Lauro (10'st Andrianò), Cardaciotto, Minniti (27'st Carbone), Arevole (30'st Scuteri), Galluzzo A., Oppedisano, Spanò, Zerbi. SILANA: Varano, Saccomanno, Madia G., Palmieri, Serra, Olivo, Di Falco ( 39'st Oliverio S.), De Gennaro, Vierà, Loudino ( 44'st Apa), Cordua (45'st Romano). ARBITRO: Caroleo di Catanzaro NOTE: al 33'st espulso Carbone. MARINA DI GIOIOSA – Si morde le mani la formazione del Marina Gioiosa che non riesce a segnare il gol del raddoppio dopo aver pressato per tutto l'arco della gara. Per il portiere Foti, a parte il gol subito al 44' firmato da De Gennaro, lavoro di ordinaria amministrazione, avendo fatto da spettatore di una gara che sino alla fine si è trascinata avanti tra una miriade di azioni gol, a volte sciupate ingenuamente e anche banalmente, dai locali che hanno un po' troppo dialogato sotto l'area avversaria. E i gioiosani, pur giocando meglio, con grinta e agonismo, si sono dovuti accontentare di un solo punto, sprecando gli altri due punti d'oro, che sarebbero stati utili a migliorare la loro, purtroppo, anemica classifica. E così se da una parte mister Tonino Figliomeni a gran voce impartiva istruzioni ai suoi, dall'altra i giocatori, cadevano nella trappola degli avversari tanto che, innervositi anche dalla terna arbitrale, davano spazio alle continue folate che si concludevano senza il tanto sospirato “botto” finale. Insomma non è stato un Marina Gioiosa fortunato e, per la “matricola”, da ora in avanti tutto più difficile. Il gol di De Gennaro al 44' è stato un lampo, una vera e propria doccia d'acqua bollente per i locali: punizione calciata da Loudino, la sfera si deposita sulla testa di De Gennaro che la manda nel sette alla sinistra dell'estereffatto ed incolpevole Foti. Da questo momento gli ospiti si chiudono in difesa, rallentano il gioco tanto che si incattivisce e provoca nei locali nervosismo che li porta a sbagliare gol da capogiro. Poteva essere per i locali una vittoriosa gara, invece si devono accontentare del pari che giunge al 36' st: perfetto cross di Galluzzo A., uno dei migliori in campo, la palla in una mischia viene “catturata” dal bomber Zerbi che non perdona. Tornato in perfetto equilibrio l'ago della bilancia, gli ospiti, però, hanno preferito puntare sulla solidità difensiva con una muraglia in difesa della porta di Varano. A fine gara si sono registrati momenti tensione al rientro negli spogliatoi tra giocatori, fortunatamente senza incidenti.
Franco Martora

Fonte: Gazzetta del Sud






Castrovillari Vibonese 1-1

Castrovillari 16 Febbraio 2003 - Mai vista una gara così brutta. Sì, proprio così: Castrovillari e Vibonese danno vita a un derby scialbo, senza emozioni e con numerosi falli che hanno reso un vero calvario il lavoro della scadente terna arbitrale. Alla fine il pari accontenta soltanto la Vibonese: gli uomini di Galfano hanno portato a casa un punticino che fa morale (visto che è stato incassato contro una diretta concorrente per la salvezza) e classifica, perché le consente di tenere sotto controllo la graduatoria. Il Castrovillari non è sembrata la squadra lucida di sempre: non solo l'assenza del factotum, Gigi Incitti, ha pesato non poco sull'economia di gioco del "Castro" di Mazzacua, ma soprattutto s'è sentita la mancanza di Maurizio Perrelli, in una mediana che, sino a qualche settimana addietro, era sicuramente il settore meglio assortito della compagine del Pollino. Da dire che anche i tifosi rossoneri hanno fatto la loro parte. Intorno al 14' del primo tempo, appunto, la gara è stata sospesa dal signor D'Antone di Catania a causa del solito petardo maledetto. Nell'occasione ne ha fatto le spese l'allenatore in seconda della Vibonese, Giuseppe Moro. Trasportato in ospedale, poi dimesso nel giro di mezz'ora, alla fine per il tecnico in seconda della Vibonese nessun problema: Moro ha accusato soltanto piccole escoriazioni alle gambe, un lieve trauma acustico e tanta paura. Fortunatamente il caso si è chiuso senza grossi patemi.
CRONACA – Già dalle prime battute si capisce che la gara non avrebbe offerto emozioni degne di nota. Nella prima frazione la Vibonese di Galfano controlla con grande determinazione la voglia di fare del Castrovillari. E lo fa con ottimi risultati, grazie anche alle pessime condizioni di un rettangolo di gioco che, nell'occasione, non ha consentito alcuna giocata degna di una platea che avrebbe certamente meritato uno spettacolo in linea con le ultime prestazioni del "Castro". Da rilevare, nonostante le difficoltà d'equilibrio denotate dai 22 in campo e dopo i quattro minuti di follia prodotti dal petardo piovuto dalla tribuna, che i “lupi” del Pollino generano qualche giocata apprezzabile: dopo 6' un bel tiro di Lodi sorvola di poco la traversa, mentre dopo un black out di dieci minuti Visciglia (31') mostra il suo biglietto da visita con una conclusione poco precisa dalle parti di Graci. L'ultimo sussulto della prima frazione è del giovane croato Jukic: in pieno recupero (48') Krue colpisce la traversa con un gran colpo di testa. Tutto qua. Nella ripresa la musica non cambia, eccezion fatta però per l'unico grattacapo prodotto da capitan Cordiano & co. (Spingola sbroglia una mischia e se la cava soltanto con un grande spavento). Da quel momento in poi la gara scende ancora più di tono. Grazie a un pressing spietato, difatti, dal canto suo la Vibonese controlla agevolmente l'andamento della gara, ma attenzione: il "Castro" regala agli infreddoliti fedelissimi due guizzi importanti. Il primo, intorno al 70', vede i padroni di casa fallire una facile occasione con il giovanissimo Mosciaro. E poi ci prova tre minuti dopo Visciglia, che chiude le ostilità della gara con una punizione smanacciata in angolo dall'attento Graci. Negli ultimi quindici minuti di gioco succede davvero poco. I padroni di casa, grazie anche all'espulsione di Ricca per proteste, si gettano a capofitto alla ricerca del gol risolutore. Però, nonostante gli sforzi del Castrovillari delle emergenze (troppo pesanti le assenze di Incitti e Perrelli), la gara non si schioda da un pari che serve poco: non solo il "Castro" continua ad annaspare nelle sabbie mobili dei play out, ma soprattutto nel prossimo week end dovrà fare gli straordinari per racimolare qualcosa di buono contro il Savoia. Staremo a vedere.
Angelo Biscardi

Fonte: Gazzetta del Sud






Crotone: squalificati e ammende

Crotone 11 Febbraio 2003 - Il giudice sportivo della Lega di serie C ha squalificato in serie C1 23 giocatori tra cui nelle file del Crotone Tarantino per tre turni, per aver colpito con un calcio alla schiena un avversario che era già a terra.
Ammoniti con diffida: Juric.
Mentre è stato inibito fino a tutto il 4 marzo 2003 il dirigente Ursino Giuseppe.
E ancora un'ammenda alla società per 750 euro.

Ecco la lista completa:
squalificato per tre turni Pandev (Spezia) per comportamento offensivo verso un assistente arbitrale continuato anche dopo essere l'espulsione.
Stop di due giornate per Bonadei e Cagnale (Pisa), per una gara Chiavaro e Aurino (L'Aquila), Carteri (Cittadella), Masini (Fermana), Fusco (Lucchese), Di Sole (Spal), Confalone (Cesena), Cimarelli (Pistoiese), De Vezze (Reggiana), Delvecchio (Sanbenedettese), Fracassetti e Stroppa (Alzano), Sordo (Arezzo), Del Grosso (Giulianova), Liberati (Paternò), Micolucci (Pescara), Salvataggio (Pro Patria), Campanile (Sora), Bianco (Treviso).

Tra gli allenatori, squalificato per un turno il tecnico della Reggiana Adriano Cadregari.

Ammoniti con diffida: Contini (L'Aquila), Ogliari (Sambenedettese), Campi (Spezia), Amore (Cittadella), Di Deo e Lacrimini (Fermana), Bianchini (Lucchese), Pagano (Lumezzane), Sottili (Martina), Orlando (Padova), Rossi (Pescara), Obbedio (Pisa), Porcu (Sassari), De Angelis (Teramo), Dardo (Treviso), Segarelli (Vis Pesaro).
Tra gli allenatori Luciano Zecchini (Teramo).

Ammende a società: Martina 3500 euro, Pescara e Pisa 2250, L'Aquila 1250, Calcio Chieti e Sora 1200, Paternò 1000; Teramo 750, Sambenedettese e Treviso 500, Spal 400, Lucchese, Benevento, Taranto, Vis Pesaro 350, Padova 300, Fermana e Giulianova 250.






Cariatese Paolana 1-1

Mister Cipparronee, iniziamo dal gol-pareggio della Cariatese, perché Angelo Converso era così solo? «Forse l'errore non è stato lì. C'è stata una disattenzione: gli errori nel calcio ci stanno, forse l'errore più grande è stato quello di non aver chiuso la partita nei primi venti minuti di gioco, quando ne abbiamo avuto le possibilità». – Il risultato è giusto? «Mi sembra senz'altro un risultato equo – sostiene Cipparrone –. Certo essere raggiunti all'ultimo istante di gioco non è certamente piacevole. La Cariatese ha meritato il pareggio anche perché non si è disunita dopo lo svantaggio e ha creduto fino alla fine di poter riagguantare il risultato. E ottenere contro la capolista con un organico di alto spessore tecnico non è poco, i miei ragazzi hanno fornito una grande prestazione e vanno elogiati in blocco». L'allenatore della Cariatese è visibilmente nervoso a fine gara. «La mia squadra ha offerto una grossa prestazione – ha detto Vincenzo Filareti con toni impregnati di livore – ma è stata punita da un'errata segnalazione del guardalinee che ha spinto il direttore di gara ad annullare una rete regolare di Piperis». – I tre punti sarebbero serviti? «Certamente. Avevo chiesto ai miei di riscattare la sconfitta di Isola e infatti tutti avete visto l'ardore agonistico e il carattere espressi in campo. Abbiamo esercitato una netta supremazia territoriale e collezionato almeno una ventina di tiri piazzati che purtroppo non sono stati finalizzati. La Paolana è una grande squadra e merita senz'altro il primato in classifica. Ampiamente soddisfatto il copresidente della Cariatese. «La partita è stata interpretata alla perfezione dai nostri ragazzi – dice il copresidente Franco Francesco –. In settimana mister Filareti l'ha preparata benissimo. I nostri ragazzi sapevano delle caratteristiche dei loro avversari e li hanno messi più volte in difficoltà. Peccato per la vittoria mancata; il pari è giusto anche se a noi va molto stretto». Raggiante il protagonista della giornata. «Sono davvero contento per la rete messa a segno – dice il centravanti Angelo Converso – che ci ha permesso di evitare una beffa atroce. Abbiamo rischiato di perdere una partita che potevamo agevolmente vincere; comunque il risultato appaga alla fine entrambe le squadre». Pacata la reazione del presidente della Paolana «il risultato rispecchia fedelmente l'andamento dell'incontro – sostiene il presidente della Paolana Bruno –. Potevano portare a casa i tre punti».
Luigi Mariano

Fonte: La Gazzetta del Sud






Rende Cirò 1-0

Rende 1 Cirò Krimisa 0 MARCATORE: 32' st Arcidiacono RENDE: Filippelli, Siciliano, Melfi, Berardi, Napolitano, Perrotta, Orlando ( 30' st De Francesco ), Favasuli, Scudieri ( 36' st Guzzo ), Guida, Arcidiacono. CIRÒ: Parrotta, Salerno D., Russo, Letorusso ( 38' st Scaglione ), Perdichizzi, Calabretta, Basile, Aiana ( 36' st Salerno V. ), Guzzetti, Marasco, Mazzei. Arbitro: Guido di Taurianova RENDE – Stacca il biglietto per la serie D il Rende battendo di misura il Cirò con una rete di Arcidiacono giunta alla mezz'ora del secondo tempo e a termine di una corale azione condotta e conclusa da Favasuli con un perfetto traversone in area per i piedi del numero 11 rendese. Alla fine un coro unanime segnalava proprio Favasuli come migliore dei 22 in campo. I biancorossi locali vincono, dunque, lo scontro al vertice contro la formazione crotonese e si allontanano ulteriormente in vetta alla classifica. Dalle parti del “Marco Lorenzon” domenica passava il treno che porta dritti nella stazione della serie D e la truppa del presidente Franco Ippolito Chiappetta non ha fatto altro che prenotarvi un posto di prima classe. Raggiante mister Giugno a fine gara. «La più bella vittoria dall'inizio del campionato – chiosa l'allenatore biancorosso – voluta a tutti i costi e contro una formazione molto valida. Un squadra , la mia, che non molla mai». Diremo noi che riflette alla perfezione il carattere del suo allenatore questo Rende, potendo contare su una rosa di giocatori altamente brillanti in ogni reparto. Lo dimostra il fatto che le assenze per infortunio del bomber Napoli e del fantasista Riolo non si sono fatte per niente sentire. Oddio, entrambi sono di fondamentale importanza negli schemi di Franco Giugno, ma chi entra in campo per sostituire un suo compagno di squadra sa che deve dare il massimo. Gremita la tribuna dello stadio e tifosi che si lasciavano andare a cori emblematici: «noi vogliamo questa vittoria, noi vogliamo la serie D». Ed eccoli accontentati. Già al 2' il Rende poteva passare con Riolo ma il suo splendido tiro di piatto sinistro esaltava le doti dell'estremo difensore crotonese, Parrotta. Partita, comunque, saldamente nelle mani dei padroni di casa e Cirò costretto nella propria tre quarti a difendersi. Una partita molto tattica, comunque, giocata nel solo fazzoletto di centrocampo, con pochi spazi a disposizione per entrambe le formazioni. Il Rende, però, cercava più volte l'affondo e dopo aver lambito, al 28', i pali della porta avversaria con una maligna punizione battuta da Berardi, al 42' sfiorava clamorosamente il gol nuovamente con Orlando. Le migliori occasioni, però, giungevano, nella seconda frazione di gioco quando il mister biancorosso sostituiva Guida con Cairo e più tardi Orlando con De Francesco. Dopo il gol era proprio quest'ultimo a fallire il raddoppio, al 35', vedendosi ribattere sulla linea da Calabretta un perfetto tiro a scavalcare la difesa. Nei minuti di recupero la traversa colpita da Arcidiacono sanciva una vittoria più che meritata.
Salvatore Summaria

Fonte: La gazzetta del Sud






Vibonese Delianuova 2-0

Una boccata d'ossigeno e un sospiro di sollievo. La Vibonese sorride e ringrazia la “dea bendata” che in una giornata opaca regala ai rossoblù di Galfano tre punti preziosi per la corsa verso la salvezza. Piange invece il Delianuova che al “Luigi Razza” di Vibo Valentia non avrebbe meritato la sconfitta. Ma nel calcio per vincere bisogna buttare il pallone in rete e gli amaranto non ci sono riusciti perché la fortuna gli ha voltato le spalle e perché Graci è stato ancora una volta decisivo nei momenti più delicati del match quando un singolo episodio avrebbe potuto capovolgere le sorti dell'incontro. Capita così che la Nuova Vibonese offra all'ormai raffinata platea rossoblù una prestazione incolore e, contrariamente a quanto successo nelle ultime settimane, riesca a vincere ugualmente anche senza giocare ilsolito calcio champagne. Brinda Melillo che ha ritrovato la via del gol realizzando la rete del vantaggio. Il settimo centro in campionato del folletto rossoblù ha spianato la strada della Vibonese che nel primo tempo ha cercato il raddoppio senza creare grossi pericoli alla porta di Panuccio. Poi nella ripresa i rossoblù si sono rilassati affrontando l'impegno con poca determinazione e permettendo al Delianuova di affacciarsi pericolosamente in avanti alla ricerca del pari. La Vibonese si è salvata grazie all'imprecisione degli attaccanti reggini, ai soliti prodigiosi interventi di Graci e alla sfortuna del Delianuova che al 33' ha timbrato la traversa con un violento sinistro di Maglitto. A togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato Davide Scozzafava che, su una classica azione di rimessa orchestrata dal duo Di Dio - Fanelli, ha indovinato l'angolo giusto per battere Panuccio. Cronaca – Alla vigilia si parlava di derby degli ex. Lo è stato a metà perché il Delianuova ha dovuto fare a meno degli infortunati Giaccoe Cundari. Fortuna è stato invece relegato in panchina da Mommo Mesiti. Così gli unici superstiti nella ricca “colonia” degli ex sono risultati Squillace nelle fila del Delianuova e Minutolo in quelle della Nuova Vibonese. I padroni di casa ritrovano al centro della difesa Ettore David mentre devono rinunciare allo squalificato Nesci. Torna a giocare dal primo minuto Melillo che al primo vero affondo dei padroni di casa «timbra» il settimo centro stagionale. Siamo al 17' quando Ciarcià calcia alla perfezione un corner, Melillo anticipa la difesa ospite e supera l'incolpevole Panuccio. Il gol scuote il Delianuova e da un'irresistibile percussione laterale di Maglitto nasce un batti e ribatti nell'area rossoblù. La palla finisce sui piedi di Cervillera la cui conclusione costringe Graci al primo difficile intervento. I rossoblù rispondono con una velenosa punizione di Ciarcià che sorvola di poco il montante alla destra di Panuccio. Si gioca prevalentemente a centrocampo e la partita si fa piuttosto noiosa. Qualche fiammata come una staffilata di Empolo e un colpo di testa di Melillo portano le due squadre al riposo. La ripresa si apre con un Delianuova più determinato, proiettato in avanti alla ricerca del pareggio. La Vibonese appare svogliata e si difende con difficoltà. Al 5' Granata lancia in profondità Cannalonga che anticipa Graci concludendo di un nulla a lato. Un minuto dopo ci prova Maglitto e il portiere rossoblù si salva in angolo. Inizia la girandola delle sostituzioni. Galfano corre ai ripari inserendo Cozzafava e tirando fuori dalla mischia un contrariato Ciarcià. Gli ospiti continuano a premere e al 24' Empolo chiama Graci a un nuovo prodigioso intervento che «strozza» la gioia del pari del Delianuova. Così la Vibonese prova a reagire ma al 27' la bella volè di Melillo termina di un soffio a lato. Il break dei rossoblù è solo un episodio perché il Delianuova torna in avanti e al 33' la bomba di Maglitto si stampa sulla traversa facendo tremare i tifosi rossoblù assiepati sugli spalti del “Luigi Razza”. Ma la paura finisce al 37' quando in una classica azione di contropiede Di Dio porta a spasso tre uomini, guadagna il fondo e serve Fanelli. L'attaccante rossoblù attende l'inserimento di Scozzafava che, appena dentro l'area di rigore, ha il tempo per prendere la mira e battere di precisione l'estremo difensore amaranto Panuccio. È il gol del raddoppio e della sicurezza, il gol che mette definitivamente al tappeto il Delianuova.
Mimmo Famularo

Fonte: Gazzetta del Sud






Vittoria Castrovillari 2-0

Ci mette un'ora il Vittoria per superare il Castrovillari. La partenza degli uomini di Giacomarro è al solito bruciante, ma il portiere Spingola respinge a più riprese i “bombardamenti” degli attaccanti vittoriesi. Non c'è Acampora squalificato, ma di contro Giacomarro ripresenta in campo Tedesco. E' il solito Vittoria abituato a macinare gioco e a creare palle gol in serie. Un lontano parente però della squadra che in trasferta non riesce ad imporsi nonostante sia in vantaggio di due reti. In casa, invece, la musica cambia ed il Vittoria ha la sicurezza dei propri mezzi e non guarda in faccia nessuno, Castrovillari compreso. Sembrerebbe una gara tra amici, visto l'alto numero di ex in campo. Il Vittoria schiera Dima, Rufini e Pisano. Non c'è il direttore sportivo Danilo Pagni impegnato a visionare altri elementi per la prossima stagione. Ma il suo pensiero arriva lo stesso via etere. «Il Vittoria dimostra tutta la sua forza tecnica e morale – afferma il direttore sportivo vittoriese – perché riesce a non guardare in faccia nessuno e conferma di voler puntare a pieno titolo ai playoff. Chi parlava di un Vittoria dimesso e demotivato si è sbagliato di grosso perché la squadra ha un progetto da ultimare e un direttore sportivo che fino all'ultimo intende fare gli interessi del Vittoria. Sbaglia chi crede che Pagni sia con la testa altrove. E'arrabbiato per la “piega” che ha preso la stagione ma soprattutto per aver fallito il primo posto ma non indietreggerà di un centimetro rispetto agli impegni assunti. Il presidente Dezio e il dirigente Puccia lo sanno bene. Il futuro? C'è tempo per discutere. La società pensa alla trasformazione in Srl per essere pronta al professionismo, mentre, io comincio a scandagliare il mercato». Chi pensava ad un Danilo Pagni defilato si sbaglia di grosso, anzi è impegnato più di prima ad ultimare un progetto ambizioso. La gara col Castrovillari ha confermato la difficoltà di una squadra che stenta a tradurre in gol la gran mole di gioco prodotta. Non a caso ha impiegato un'ora per sbloccare il risultato col solito Galetti, al suo decimo bersaglio personale in questa stagione. Nei primi 45 minuti i tentativi non erano mancati per sbloccare il risultato. Al 2' il tentativo è firmato da Tedesco ma il suo rasoterra finisce fuori. Ci prova anche al 7' ma Spingola salva di piede. All'11' Marino riceve da Galetti che solo davanti a Spingola mette a lato di poco. Poi è il Castrovillari a farsi sotto prima con Visciglia e poi con lo slavo Yukic ma Como fa buona guardia. La svolta della gara dopo 11 minuti della ripresa. Perrelli si fa espellere per doppia ammonizione, il Castrovillari resta in dieci e dà via libera al Vittoria che alla prima occasione passa in vantaggio. Sul cross di Tedesco, si alza in modo perentorio Galetti che di testa batte Spingola. Sbloccato il risultato, la squadra di Giacomarro gioca sul velluto e si fa apprezzare per la bontà delle proprie trame di gioco. Trova anche il secondo gol col giovane Lo Coco che al 22' è pronto a ribadire in rete un precedente tiro di Galetti respinto da Spingola. Lo Coco potrebbe incrementare il suo bottino personale ma, per troppa precipitazione o per l'attenta guardia che monta Spingola alla sua porta, non riesce a ripetersi. Forse è giusto così, una sconfitta più pesante non sarebbe stata giusta per il volenteroso Castrovillari.
Gianni Molé

Fonte: La Gazzetta del Sud






Cariatese Catanzaro Lido 2-1

Cariatese 2 Catanzaro Lido 1 MARCATORI: 6' Nisticò, 36' Piperis, 89' Pacino. CARIATESE: Amantea Giuseppe, Baffa (57' Converso), Montesanto, Di Donna, Granatelli, Vasapollo, Pacino, Sestito, Piperis, Mingrone (38' Fortino), Cosentino Roberto (38' Arena). All.: Filareti CATANZARO LIDO: Madia, Valente, Silipo, De Luca, Traversa, Rosa, Grampone, Marino (43' Zoffreo C.), Nisticò, Zoffrel L.; Ruga (84' Tavano) ARBITRO: Adducci di Paola
A segnare sono Piperis e Pacino, con due gol splendidi. La vittoria è meritata grazie alle numerose azioni della Cariatese e a tanto spettacolo. Niente da fare da parte del Catanzaro che ha trovato una squadra in ottime condizioni e non è bastata la buona volontà dei giocatori. La vittoria, però, arriva solo negli ultimi minuti con Pacino. La Cariatese con questa vittoria ottiene tre punti importanti per la zona play-off. "Devo ammettere che non abbiamo ripetuto la grande partita espressa contro il Soverato" afferma il copresidente della Cariatese Franco Francesco "ma la vittoria i nostri ragazzi se la sono meritata sino in fondo. La squadra si è espressa a buoni livelli».






Rizziconese-Pellaro 1-0

Salutare successo della Rizziconese
Superando il Pellaro i pianigiani s'avviano verso la salvezza

Rizziconese-Pellaro 1-0 MARCATORE: 18' pt Tripodi su rigore. POL. RIZZICONESE: Miccio, Garreffa, Caruso S. (90' Laatic), Tripodi, Condello, Scordo L., Termini (89' Lemma), Cambrea, Sclafani (74' Gratteri), Bava, Ciminna. PELLARO: Barillà, Dattola, Cuzzocrea (88' Cotroneo), Malaspina, Gemelli, Ripepi, Catalano, Trunfio (75' Chilà), La Rocca, Acquilino, Artuso (61' Scordo). ARBITRO: Grillo di Rossano. GIOIA TAURO – Una Rizziconese più concreta ha la meglio su un discreto Pellaro, che di fatto non ha impensierito molto la retroguardia pianigiana dove, come al solito, ha giganteggiato Condello. Una prestazione maiuscola quella espressa sul campo dai locali che già al 12' potevano portarsi in vantaggio ma Ciminna ha mancato clamorosamente il gol a portiere fuori causa. Questa meritata vittoria, ottenuta nel posticipo con il Pellaro, sul neutro «Cesare Giordano» di Gioia Tauro, per l'inagibilità temporanea dello stadio comunale di contrada Limorti di Rizziconi, grazie alla prestazione superlativa espressa specie nel secondo tempo giocato a buon ritmo e con apprezzate trame di gioco, è il segnale che i rossoblù pianigiani fanno sul serio avviandosi ad iniziare il girone di ritorno in piena tranquillità alla ricerca della tanto sospirata salvezza. La Rizziconese continua ad assaltare la porta avversaria e il gol ormai è nell'aria. Siamo infatti al 18' e Termini viene atterrato in piena area sotto gli occhi dell'ottimo Grillo che non ha difficoltà a concedere la massima punizione: batte Tripodi e con un potente fendente rasoterra realizza. Certo i biancocelesti di mister Casciano ad eccezione del pacchetto difensivo sono apparsi un po' impacciati, ma ciò non può sminuire la buona prova dei rizziconesi che potevano anche dilagare nel risultato se non fosse stato per gli ottimi interventi del bravo estremo difensore ospite. Il risultato finale ha rispecchiato fedelmente la forza dei valori in campo. Si sono visti giocatori motivati e con la mentalità giusta di una squadra che vuol divertire e divertirsi, ma che vuole principalmente abbandonare le zone minate della classifica.
Francesco Inzitari

Fonte: La Gazzetta del Sud






Il Siderno fa tremare il Rende

Il Siderno fa tremare il Rende
La capolista bloccata sul pari e il Cirò si porta a tre punti

Il Siderno fa tremare il Rende nell'ultima d'andata del campionato d'Eccellenza. La capolista ha conquistato un sofferto pari sul campo degli azzurri, mentre il Cirò vittorioso in trasferta contro il Locri ha ridotto a tre punti il distacco dalla vetta. I giochi nei quartieri alti come avevamo preventivato alla vigilia, si sono, quindi riaperti. Successi casalinghi, invece, di Calcio Riunite, Palmese, Rizziconese (nel posticipo odierno) e Silana, rispettivamente ai danni di Vallata Bagaladi, Santa Maria, Pellaro e Scalea. Il tabellone degli incontri si completa con la vittoria esterna del Capo Vaticano a Marina di Gioiosa e con l'emozionante pareggio fra Sambiase e Cutro. Una turno pro-Cirò. I crotonesi insidiano nuovamente il primato del Rende. A pochi chilometri di distanza hanno giocato le due battistrada, protagoniste di due match completamente differenti. Il Siderno ha messo in seria difficoltà i cosentini, mentre Mazzei e compagni hanno avuto vita facile contro gli amaranto, nonostante il risultato di 3-2. Il Siderno in dieci uomini per l'esplusione di Giaconia non si è demoralizzato ed ha continuato ad attaccare sfiorando in più di una circostanza il gol. Il Rende è incappato in una giornata negativa, ma quando si riesce a fare punti anche senza esprimersi al meglio, significa che è veramente l'anno buono. Il risultato di 0-0 non ha rispecchiato l'andamento del match. I padroni di casa sospinti da un tifo incessante hanno ridimentisionato la “corazzata” biancorossa. Il Rende ha stretto i denti, contenendo le folate offensive del Siderno. Il pubblico ha poi contestato l'espulsione di Giaconia. Il Cirò è passato con autorità a Locri. I crotonesi supportati da un grande Mazzei sono ritornati a casa con l'intera posta. È stato un match emozionante, ma alla fine ci ha rimesso l'undici amaranto. I reggini sono in evidente difficoltà. La classifica è sempre più precaria e continuando di questo passo la retrocessione diventerà un'amara realtà. La vice capolista, invece, continua a fare punti. Il Cirò gioca un buon calcio e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Merito soprattutto di una buona impostazione tattica. La Rizziconese sul neutro di Gioia Tauro ieri pomeriggio ha avuto la meglio su uno spento Pellaro. La Silana con un perentorio 3-0 ha messo ko lo Scalea. Le reti portano la firma di Londino, Di Falco e Cordua. Un risultato che non fa una grinza. I “lupi” hanno vinto meritatamente il derby. Inconsistenti sono apparsi gli ospiti. Il team di Caligiuri ha così raggiunto il Pellaro al quarto posto. Terza forza del campionato il Sambiase, anche se con un po' d'amaro in bocca. I lametini infatti non sono andati oltre il pari interno contro il Cutro. Giungato nei minuti di recupero ha firmato il definitivo 2-2. Gli ospiti hanno dato una grossa dimostrazione di carattere, recuperando per ben due volte lo svantaggio. Il Calcio Riunite ha liquidato senza problemi la Vallata Bagaladi. I rossoverdi sono in crisi, come testimonia l'ultimo posto in graduatoria. La formazione gioiese ha disputato un match gagliardo. Lorenzini, Bovino e De Vincenzo hanno firmato la vittoria. Il Capo Vaticano corsaro sul neutro di Sant'Eufemia D'Aspromonte contro il Marina di Gioiosa. Gli ipponiani hanno condotto la partita con autorità. Situazione difficile per la squadra reggina, incombe nuovamente lo spettro della retrocessione. Chiudiamo con il successo di misura della Palmese contro il Santa Maria. Fiorino a due minuti al termine ha regalato la vittoria ai neroverdi. I catanzaresi devono però recitare il mea culta, visto che per lunghi tratti dell'incontro sono stati più pericolosi dei reggini.
Natalino Licordari

Fonte: La gazzetta del Sud