sport - Reggina Piacenza 3-1

Reggina con il turbo, Piacenza nei guai
De Canio festeggia bene il Natale


Era iniziata nel peggiore dei modi, con un gol del Piacenza dopo appena 12 minuti, una rete facile facile sprecata malamente da Nakamura e il pubblico del Garilli che intonava impietoso il coro "a lavorare, andate a lavorare, a lavorare...". Nella ripresa la Reggina ha trovato invece la forza per reagire e in meno di trenta minuti ha prima raddrizzato e poi chiuso definitivamente la partita, segnando tre gol in meno di mezz'ora.

Un secondo tempo straripante che riavvicina la squadra di De Canio alla zona salvezza e trascina nei guai un Piacenza davvero deludente. Gli emiliani avevano avuto la fortuna di trovare subito il gol del vantaggio con un bel colpo di testa di Boselli su calcio d'angolo e di chiudere il primo tempo sull'1-0, ma nella ripresa non sono riusciti a contenere la foga del calabresi.
La rete del pareggio è nata da una grave incertezza di Cristaldi che saltando a vuoto su un pallone innocuo lanciato in avanti da Vargas ha lasciato campo libero a Savoldi. Il secondo gol della Reggina è stato invece un autentico capolavoro giunto a coronamento di un'assedio bello e generoso. Mozart dalla tre quarti sinistra lancia in diagonale trovando Cozza pronto a colpire al volo: ne nasce un cross perfetto che pesca Savoldi al centro dell'area, puntuale all'appuntamento con la deviazione, anche questa al volo. Davvero una rete da manuale: tre passaggi e si arriva in porta.

Ancora un manciata di minuti e la Reggina chiude definitivamente la partita. Nel tentativo di anticipare di testa Savoldi, Cardone si scompone e colpisce la palla con un braccio. L'arbitro Ayroldi non ha esitazioni e indica il dischetto. Rigore non nettissimo che Di Michele realizza spiazzando Guardalben: palla a alla sinistra dell'attaccante e portiere a destra.

Dopo il secondo gol di Savoldi, Agostinelli aveva cercato di cambiare qualcosa gettando nella mischia Obolo e Miceli al posto di Riccio e Mangone, ma la sua squadra non è mai riuscita a trovare lo spunto per riaprire la partita. La Reggina si è difesa bene e alla fine a Maresca, l'uomo che avrebbe dovuto prendere per mano il Piacenza, sono saltati i nervi: prima ha sfidato l'arbitro scatenando una sceneggiata per un fallo subito, poi si è beccato il cartellino giallo per un intervento stupido. Una fragilità emotiva che gli ha impedito di sfruttare nel migliore dei modi ben tre punizioni invitanti dal limite dell'area, tutte sprecate malamente con dei tiri assolutamente da dimenticare.

Ora, con la seconda vittoria stagionale che proietta la Reggina a soli due punti dalla zona salvezza, Di Canio può godersi un Natale più sereno, mentre Agostinelli lo dovrà trascorrere alla ricerca di soluzioni in grado di evitare al Piacenza di finire definitivamente tra le pericolanti. Agli emiliani occorre sicuramente una punta di valore, in grado di far dimenticare l'assenza di Hubner.

Reggina: Belardi 6, Morabito 6, Vargas 6 (43' st Veron sv), Franceschini 6,5, Cozza 7 (24' st Pierini 6), Paredes 6, Mozart 6, Falsini 6,5, Nakamura 6, Savoldi 7 (36' st Jiranek sv), Di Michele 7.
In panchina: Castellazzi, Cirillo, Maffucci, Rastelli, Mesto.
Allenatore: De Canio.
Piacenza: Guardalben 6.5, Cardone 6, Boselli 6.5, Mangone 5.5
(24' st Stella sv), Gurenko 5 (9' st Campagnaro 5.5), Riccio 5.5 (24' st Obolo sv), Maresca 5, Cristante 5, Tosto 5.5, Di Francesco 5, Caccia 5.
In panchina: Paoletti, Miceli, Marcolin, Patrascu.
Allenatore: Agostinelli.
Arbitro: Dondarini di Finale Emilia 5.5.
Reti: 12' pt Boselli, 3' st, 17' st Savoldi, 32' st Di Michele (Rigore)
Note: giornata di sole, terreno in perfette condizioni.
Ammoniti: Franceschini, Vargas, Maresca, Di Francesco, Jiranek.
Angoli: 6-6. Recupero: 4' pt, 5' st.



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