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09 Settembre 2002 - 22 Settembre 2002
sport - Il Cosenza espugna il San Paolo di Napoli
Il Cosenza espugna il San Paolo di Napoli Un Cosenza, concreto e spietato vince al San Paolo di Napoli per 2 reti a 0. Il verdetto del campo è impietoso per il Napoli. Dice che la squadra di Colomba non c'è. E dice anche che chi si era illuso che il Napoli fosse tra le favorite per la promozione in serie A, dovrà precipitosamente battere in ritirata e rivedere le proprie convinzioni. Il Cosenza vice al San Paolo perché dimostra di essere più squadra, con uomini meglio assortiti, con reparti omogenei ed equilibrati e, soprattutto, con schemi tattici ben più produttivi di quelli azzurri e con ricambi adeguati alle capacità ed al livello dei titolari. E' vero, il Napoli può recriminare su alcuni episodi che indirizzano la gara nel verso sbagliato. L'autogol di Bonomi, innanzitutto, scaturito da una punizione dal limite, calciata da Casale, di per se alquanto dubbia, e poi le occasioni chiarissime fallite nella ripresa, nel momento del massimo sforzo da Vidigal, Stellone e Pavon. Una serata nera per il Napoli, e anche triste per l'infortunio occorso al ventenne Russo per il quale si parla di doppia frattura esposta di tibia e perone e interessamento dei legamenti del ginocchio della gamba sinistra. Il primo gol arriva all'11' da una azione di Tedoldi sulla destra. Sul traversone c'è un buco della difesa partenopea. Casale ha il tempo di fermare il pallone prendere la mira, ed insaccare con un tiro forte e preciso. Al 15' il momentaneo pareggio. Dalla bandierina parte un traversone di Montezine che Vidigal gira in rete di testa. Al 44' il gol della vittoria per i cosentini. L'arbitro fa battere due volte una punizione dal limite e il secondo tentativo di Casale viene deviato da Bonomi che spiazza Mancini.
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sport - Coppa Italia: Reggina-Modena
Roma 16 Settembre 2002 - Sono stati sorteggiati gli accoppiamenti per il primo turno ad eliminazione diretta della Coppa Italia. Le partite si disputeranno il 25 e 26 settembre (andata) e il 23 e 24 ottobre (ritorno). Tra le gare in programma spicca il confronto tra Reggina e Modena. Ecco il programma completo: Reggina-Modena, Sampdoria-Atalanta, Ternana-Piacenza, Ancona-Brescia, Bari-Udinese, Empoli-Torino, Vicenza-Parma, Triestina-Como.
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sport - Domenica sportiva
Domenica intensa tra Calcio, Formula1 e Pallavolo
Serie A (15 Sett.): Perugia e Reggina hanno dato vita ad una partita combattuta ma che i 'Grifoni' sono riusciti a far loro con un rotondo 2-0. Il primo tempo è stato giocato su ritmi elevati e con sprazzi di bel gioco, ma le due squadre sono andate al riposo... continua>>>Serie B(14 Sett.): Comincia nel migliore dei modi la stagione del Cosenza che conquista i primi tre punti della stagione. Il debutto in campionato dei rossoblu calabresi, contro il Vicenza, si tramuta in una gara piacevole e ben giocata dalle due squadre, che hanno mostrato buone trame. Ad impressionare ... continua>>> Serie C (15 Sett.): L'Aquila abbattuta dal Crotone. Un bel gol di Artistico porta il Crotone in vetta alla classifica a quota 6. Il Crotone ha anche sbagliato un rigore prima del vantaggio. Anche il Catanzaro vittorioso contro il Gela per 1-0. Il gol è stato segnato da Bertucelli al 28" del secondo tempo dopo aver sostituito Corazzini. Serie D (15 Sett.): Corigliano e V. Lamezia a punteggio pieno. Vincendo anche questa Domenica si sono portate a quota 6. Ottima anche la prova del Catrovillari che vincendo a Milazzo con ben tre gol arriva a 4 punti. Formula 1 (15 Sett.): E' doppietta, come nei sogni più belli, per la Ferrari a Monza. Vince Rubens Barrichello, secondo è Michael Schumacher nel giorno del crollo Williams e McLaren.... continua >>> Pallavolo (15 Sett.): Storica impresa della nazionale italiana di pallavolo femminile che si laurea campione del mondo in Germania. Le azzurre di Marco Bonitta hanno battuto al tie break gli Stati Uniti, favoriti alla vigilia... continua >>>
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sport - Pallavolo: storico oro azzurro
Mondiali: storico oro azzurro Le ragazze di Marco Bonitta hanno battuto per 3-2 le favorite americane
Storica impresa della nazionale italiana di pallavolo femminile che si laurea campione del mondo in Germania. Le azzurre di Marco Bonitta hanno battuto al tie break gli Stati Uniti, favoriti alla vigilia. Sotto di un set (perso per 25-18) le italiane hanno riequilibrato il match con il medesimo punteggio. L'Italia ha poi vinto anche il terzo per 25-16 per poi subire l'avversario nel 4°. Al tie break la vittoria con il parziale di 15-11.E' stata una partita intensa, appassionante che le azzurre hanno vinto con la tecnica e con la grinta, trovando in una immensa Elisa Togut l'arma per imporsi. Grande vittoria che premia tutto il grande movimento della pallavolo femminile italiana, ma soprattutto un gruppo di ragazze capaci di migliorarsi anno dopo anno fino a raggiungere il massimo dei risultati, eguagliando quella squadra maschile, che negli occhi degli sportivi della penisola rappresentava una leggenda. La notizia si era già sparsa la sera della vigilia, Keeba Phipps una delle protagoniste più attese della finale aveva ricevuto una pallonata in un occhio e non sarebbe stata della gara. L'inizio vede un'Italia molto contratta, gli errori abbondano e le statunitensi ne approfittano per costruirsi un piccolo patrimonio (8-4). Gli Usa continuano a giocare con regolarità ed arrivano a più 5 (12-7), prima che le azzurre reagiscano e riducano il divario di qualche lunghezza. Ma è solo uno sprazzo la squadra americana, facendo perno sull'eccezionale Sycora raccoglie molto in difesa ed in attacco trova nella Haneef un attaccante micidiale. Gli Stati Uniti allungano sino al 24-16, per poi chiudere 25-18 con un attacco dal centro della Scott. Marco Bonitta durante il cambio campo ha parlato molto con le sue atlete, probabilmente ha cercato di infondere fiducia, dopo la scossa negativa dello 0-1. L'Italia parte ancora male (2-4), ma è svegliata da una invenzione della Mello, colpo di sinistro, riprende coraggio ed infila un 5-0 eloquente. Adesso in campo la squadra azzurra è più serena, ancora non riesce a prendere il suo solito ritmo in attacco, ma controlla la gara e costringe spesso le attaccanti americane all'errore. L'Italia allunga, Togut e Piccinini cominciano a colpire con precisione. Il set finisce 25-18 su attacco veloce di Vania Mello. Usa ancora avanti 2-0, ma l'Italia non ha nessun sussulto continua a macinare difese (la relazione con il muro funziona) e scatta subito 5-2. La Flynn deve cercare vie alternative per far passare le sue attaccanti e non sempre ci riesce. L'Italia straripa. Togut contrallata nel primo set, riemersa nel secondo, comincia a salire in cattedra. Gli Stati Uniti calano, Yoshida le prova tutte, ma la panchina non lo aiuta, al contrario Bonitta inserendo Sangiuliano ed Anzanello regala prezioi momenti di riposo a Lo Bianco e Piccinini. Le azzurre dominano e si portano in vantaggio quando Tom tira fuori del campo il pallone del 25-16. L'inizio del quarto è equilibrato, con tanti errori da una parte e dall'altra, uno abbastanza inspiegabile dell'arbitro che fischia un fallo a muro della Mello nei primissimi scambi. Le azzurre sono lucide in ricezione e permettono alla Lo Bianco di smistare a piacimento. Il sorpasso avviene sul 9-8 (Mello), ma gli Usa si riportano subito sotto e allungano 14-12. L'Italia pareggia, ma poi sbaglia in attacco con Togut e Rinieri e torna ad inseguire. 18-16 per le americane, 19-18 per le azzurre, poi ancora 23-20 per gli Usa. L'Italia con un muro della Sangiuliano sembra riaprire i giochi (23-22), ma la Togut sbaglia il contrattacco del pareggio e la Tom non perdona e con una gran battuta porta tutti al tie-break. Il quinto set non da respiro, le squadre non giocano più tranquille, ci sono errori e soprattutto occasioni non sfruttate. Il primo vantaggio delle azzurre arrive sull'8-7, palla fuori della Tom, Poi l'Italia mette il turbo, si chiama Elisa Togut. Leo Lo Bianco capisce il momento e la cerca, la cerca sempre, e lei risponde e fa la differenza. l'Italia vola via davanti alle americane impotenti e rassegnate. Sino al 15-11 siglato sempre dalla Togut. L'Italia della pallavolo è campione del mondo anche con le sue donne.
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sport - Perugia Reggina 2-0
Reggina battuta dal Perugiaper 2-0 Perugia e Reggina hanno dato vita ad una partita combattuta ma che i 'Grifoni' sono riusciti a far loro con un rotondo 2-0.Il primo tempo è stato giocato su ritmi elevati e con sprazzi di bel gioco, ma le due squadre sono andate al riposo a reti inviolate. Miccoli per il Perugia e Pierini per la Reggina hanno avuto le occasioni più ghiotte per portare la propria squadra in vantaggio ma non hanno avuto fortuna, il difensore amaranto nell'occasione ha centrato la traversa. Nella ripresa il Perugia è partito a spron battuto e al 51' è andato in rete con Miccoli; l'azione-gol è nata da un clamoroso errore dei difensori reggini Jiranek e Pierini che, intervenendo su un pallone lanciato in profondità per Miccoli, si sono quasi scontrati mancando l'intervento. A quel punto per Miccoli è stato un gioco da ragazzi entrare in area solo soletto, superare il portiere in uscita e siglare il suo primo gol in serie A. La Reggina ha cercato di reagire e al 10' ha chiesto il calcio di rigore per un presunto fallo in area su Savoldi, ma l'arbitro Trefoloni non ha avuto dubbi nel far proseguire l'azione. Tre minuti dopo è ancora Miccoli a far tremare la difesa amaranto: dal limite sinistro dell'area avversaria ha fatto partire un tiro a girare sul secondo palo che è uscito a fil di palo. Al 19' e al 24' la Reggina ha due buone occasioni per pareggiare, ma prima Di Michele con un pallonetto, poi Savoldi con una rovesciata hanno solo impensierito il portiere perugino ma non sono riusciti ad insaccare. Il Perugia, invece, è riuscito a raggiungere il raddoppio al 34', quando il capitano Tedesco, liberatosi della marcatura, ha insaccato di testa un bel cross di Milanese. Il raddoppio perugino è sembrato aver tagliato le gambe agli avversari, che non sono più riusciti a rendersi veramente pericolosi. Serse Cosmi può ritenersi soddisfatto della prestazione della sua squadra, che in una partita dall'elevato contenuto agonistico ha retto bene ed ha dimostrato di saper giocate al calcio. Su tutti, ottima la prova di Miccoli, che è stato una spina nel fianco della difesa amaranto. Bortolo Mutti, invece, deve lavorare ancora soprattutto sui difensori, che hanno dimostrato pericolose amnesie. L'atteso giapponese Nakamura non ha, almeno oggi, confermato quanto di buono fatto vedere nel pre-campionato.
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sport - Festa FERRARI a Monza
Festa FERRARI a Monza Doppietta Ferrari, per ringraziare i tifosi della Ferrari
E' doppietta, come nei sogni più belli, per la Ferrari a Monza. Vince Rubens Barrichello, secondo è Michael Schumacher nel giorno del crollo Williams e McLaren. Disfatta che lancia sul podio l' ex ferrarista Eddie Irvine e la vecchia Jaguar. Debacle che rende ancora più maestosa la prova di forza del Cavallino nella stagione più bella, nell' ordine di arrivo più gradito, perché rende quasi una formalità la conquista della seconda piazza mondiale per il brasiliano. In un mondiale che non ha più niente da dire, sono ancora i numeri a fare la storia. E' la settima doppietta dell' anno, la terza consecutiva per Rubinho e Schumi. E' la 13/a della incredibile coppia, a una lunghezza dal record assoluto di Ayrton Senna e Alain Prost. E' la 59/a per Maranello, nel giorno della quarta vittoria in carriera per Barrichello e dell'ennesimo record per il campione del mondo, a punti per la 129esima volta in carriera su 176 Gp, una in più di Prost su 199 gare. L' esito chiude fantasticamente un week end sol disturbato dalla pole position di Montoya, dopo una gara ''noiosa'' solo al termine, vivacizzata da mille colpi di scena all' inizio. Al via la prima sorpresa, con Ralf Schumacher abile a bruciare il compagno di squadra e a portarsi in testa anche grazie a un abile taglio della chicane, così come Rubens Barrichello, bravissimo ad approfittare della bagarre per scavalcare il campione del mondo. Ferrari così dietro le Williams, ma la situazione è durata meno di cinque giri: il brasiliano infatti con una manovra bellissima e decisa ha sorpassato Montoya, e negli istanti successivi anche Ralf Schumacher, fermato dal cedimento del propulsore Bmw e ritirato. E così, mentre Rubinho passava in testa, anche Schumi ha potuto scavalcare Montoya con un sorpasso in velocità sul rettilineo dei box, una dimostrazione di potenza. Due Ferrari in testa al settimo giro, dunque, dopo un via molto bello ma non esaltante per la scuderia italiana. Al via, la McLaren-Mercedes di David Coulthard ha perso un pezzo dell'alettone, rapidamente sostituito ai box, mentre Jarno Trulli, rimasto fermo nel giro di ricognizione, e partito così dall' ultima posizione anziché dall' 11/a piazza conquistata ieri in qualifica, è rapidamente risalito di posizione: decimo al settimo giro. Intanto Barrichello è andato in fuga, dando distacchi molto forti al compagno di squadra (la sua tattica e' stata impostata sulle due soste contro una di Schumi e della Williams), a sua volta capace di infliggere mezzo secondo a giro al colombiano. La gara, molto difficile (tante le uscite, i lunghi sulla pista più veloce del mondiale) ha visto anche il contatto tra la Sauber di Felipe Massa e la Jaguar di Pedro De La Rosa, che nella circostanza ha forato una gomma e si è dovuto ritirare. Dopo il primo pit stop, Barrichello ha ceduto la prima posizione a Schumacher, riuscendo a tenere dietro Montoya. La gara ha avuto la svolta tra il 28esimo e il 31esimo giro. Per primo al rifornimento è andato Schumi, in 10,8'', poi Montoya, 11,4''. Al giro 34, peraltro, il pilota della Williams è rientrato a sorpresa ai box, per qualche problema alla sospensione anteriore destra che lo ha costretto al ritiro. A quel punto la gara era tutta Ferrari, mentre dietro, per un posto al podio, si accendeva una lotta tra i team minori, grazie alla scomparsa anche della McLaren. Una lotta in cui la Ferrari di Barrichello ha doppiato tutti (anche se solo provvisoriamente, poi rallentando ha permesso a qualcuno di sdoppiarsi) al 37esimo giro, anche Eddie Irvine, terzo in gara e potenzialmente sul podio, come ai bei tempi. A conferma dei progressi della Jaguar, almeno su una pista veloce come Monza. Al secondo pit stop, Barrichello ha impiegato 8,4'' e la tattica lo ha favorito, perché è potuto rientrare in pista appena davanti al campione del mondo. Gara decisa, insomma. Tanto che i due si sono potuti permettere di rallentare su tempi da outsider. Dietro, bello il duello tra Fisichella e Coulthard: lo scozzese al 47esimo giro è riuscito per un attimo a scavalcare il romano, ma è andato lungo, restando così in scia alla Jordan. L' impresa gli è riuscita poco più tardi. Grande la prova di Trulli, che se non fosse stato costretto all' handicap della 20esima posizione al via, sarebbe andato meritatamente sul podio, arrivando quasi in scia ad Irvine, davanti all' altra Renault di Jenson Button e alla Bar-Honda di Olivier Panis. Al muretto, la festa per il duo di testa che si è ricomposto alla fine per sfilare in parata sotto la tribuna colorata di rosso. Il colore di Monza, il colore d' Italia. Il colore, purtroppo per gli altri, del mondiale di Formula 1. L'ordine d'arrivo del GP d'Italia, quindicesima prova del GP di Formula 1 1 Rubens Barrichello BRA Ferrari in 1:16'19"982 2 Michael Schumacher GER Ferrari a 0"255 3 Eddie Irvine GBR Jaguar 52"579 4 Jarno Trulli ITA Renault 58"219 5 Jenson Button GBR Renault 1'07"770 6 Olivier Panis FRA Bar 1'08"491 7 David Coulthard GBR McLaren 1'09"047 8 Giancarlo Fisichella ITA Jordan 1'10"868 9 Jacques Villeneuve CAN Bar 1'21"091 10 Nick Heidfeld GER Sauber 1'22"046 11 Mika Salo FIN Toyota 1 giro 12 Takuma Sato GIA 1 giro 13 Alex Yoong MAL 6 giri
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sport - Primi tre punti per il Cosenza
Il Vicenza gioca, il Cosenza vince
Comincia nel migliore dei modi la stagione del Cosenza che conquista i primi tre punti della stagione. Il debutto in campionato dei rossoblu calabresi, contro il Vicenza, si tramuta in una gara piacevole e ben giocata dalle due squadre, che hanno mostrato buone trame. Ad impressionare, come era nelle previsioni, è stato il Vicenza, squadra chiamata a recitare un ruolo di primo piano in questo campionato: gli uomini di Mandorlini hanno messo in evidenza un ottimo gioco d' assieme, il problema per loro è statro però che a ciò non ha fatto seguito il risultato. Il Vicenza si è preso gli applausi, il Cosenza i tre punti. Partenza sprint del Cosenza ma è il Vicenza rendersi pericoloso. Il gol del vantaggio giunge a 9' dall' inizio su autorete di Oshadogan che si vede rimbalzare la sfera sul corpo dopo che questa aveva colpito il palo su tiro di Schwoch. Il pareggio il Cosenza lo ottiene su calcio di rigore per fallo di mano di Guastalvino, realizzato da Casale. Nella ripresa dopo appena 3' i calabresi passano in vantaggio con Alteri che corregge di destro un calcio di punizione battuto da Consonni. Il Vicenza le tenta tutte per raggiungere il pari ma in più occasioni rischia di subire il terzo gol.Cosenza batte Vicenza 2-1 (1-1). Cosenza (4-3-3): Agliardi, Oshadogan, Paschetta, Marco Aurelio, De Angelis, Consonni (19' st Cardinale), Edusei, Casale (26' st Tedoldi), Antonelli, Alteri (43' st Zirafa), Lentini. (82' Occhiuzzi, 14 Pagani, 5 Lanzaro, 7 Baldi). All.: Sala. Vicenza (4-3-3): Sterchele, Rivalta, Guastalvino, Faisca, Tamburini, Zanchetta, Bernardini (37' st Veronese), Marcolini (35' st Cristallini), Colacone (19' st Jeda), Margiotta, Schwoch (24 Campagnolo, 6 Crovari, 32 Fissore, 19 Semioli). All.Mandorlini. Arbitri: Morganti di Ascoli Piceno. Reti: nel pt 9' Oshadogan (autorete), 46' Casale (rigore); nel st 3' Alteri. Note: Angoli: 8-6 per il Vicenza. Recupero: 2' e 5'. Ammoniti: De Angelis, Marco Aurelio, Cardinale, Rivalta per fallo di gioco; Guastalvino per fallo di mano. Spettatori: 5.000 per un incasso di 43.312 euro.
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sport - Coppa Italia: Crotone
I risultati e le qualificate della Coppa Italia: fuori Napoli e Genoa
12/09/2002. Con le partite giocate ieri sera si e' conclusa la prima fase a gironi della Coppa Italia.Nel girone 7 la partita Bari-Crotone si è conclusa 4-1 a favore dei baresi. I Marcatori: 22' pt Anaclerio (Bari), 41' pt Valdes (Bari), 7' st Pagliarini (Crotone), 8' st Neqrouz (Bari), 25' st rig. Spinesi (Bari). A qualificarsi alla seconda fase sono: Sampdoria, Vicenza, Triestina, Empoli, Ancona, Ternana, Bari e Reggina. Queste dovranno incontrare le squadre che entrano in gioco dal secondo turno e cioe': Modena, Atalanta, Piacenza Brescia, Udinese, Torino, Parma e Como. Gli accoppiamenti dovranno essere sorteggiati (le gare d'andata si disputeranno il 24 ottobre, quelle di ritorno il 6 novembre). Questi le classifica finale di tutti i gironi: GIRONE 1 Classifica: Sampdoria 6 punti, Genoa 4, Siena e Lucchese 2. Qualificata: SAMPDORIA GIRONE 2 Classifica: Vicenza 9, Albinoleffe 4, Venezia 3, Spezia 1. Qualificata: VICENZA GIRONE 3 Classifica: Triestina 7, Cittadella e Verona 4, Treviso 1. Qualificata: TRIESTINA GIRONE 4 Classifica: Empoli e Livorno 6, Pistoiese e Cagliari 3. Qualificato: EMPOLI (per scontro diretto favorevole) GIRONE 5 Classifica: Ancona 9, Ascoli 4, Lecce 2, Pescara 1. Qualificata: ANCONA GIRONE 6 Classifica: Ternana 5, Napoli 4, Salernitana 2, Lanciano 1. Qualificata: TERNANA GIRONE 7 Classifica: Bari 9, Cosenza 4, Crotone 2, Catania 1. Qualificato: BARI GIRONE 8 Classifica: Reggina 7, Palermo 4, Taranto 3, Messina 2 Qualificata: REGGINA
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sport - Edusei, idolo a Cosenza
Edusei, idolo a Cosenza
Alla fine è rimasto a Cosenza, per la gioia di una città che lo adora e che ne ha fatto il suo idolo. Mark, Edusei, ghanese, 26 anni, centrocampista, ha trovato la sua casa per altri due anni, fino al 2004, anno in cui scadrà il contratto con la società rossoblù. Lui è pronto per incantare ancora il pubblico con le sue giocate....intanto cerca casa“Finora ho alloggiato in albergo, proprio perchè con il mercato aperto poteva accadere di tutto – sottolinea – ho preferito lasciare la famiglia in Africa. A giorni mi raggiungeranno mia moglie e mio figlio e dovrei trasferirmi in un appartamento. La serie A? Non avrei certamento detto no ad una buona offerta. Ma fino a quando rimarrò a Cosenza darò il massimo per la mia squadra”. “So che i tifosi mi sono molto vicini. Se il futuro mi vorrà lontano dal Cosenza, mi capirebbero. Non sarebbe un tradimento, ma solo un cambiamento naturale nella strada e nelle aspettative di un giocatore di calcio”. E' adorato dai fans; per lui stravede anche il tecnico Sala. “E’ il cuore del reparto di centrocampo – dice – è quel giocatore che messo davanti alla difesa è il collante perfetto con l’attacco”. Edusei pensa al campionato. “Per il 14 dovremo essere più che pronti – avverte – ci attende la trasferta a Catania che affronteremo per cercare i 3 punti. La squadra ha una mentalità vincente ed è determinata a dire la sua. Il mio ruolo? Come ha detto Sala mi schiero davanti alla difesa, una posizione per me nuova ma nello stesso tempo molto stimolante. Stiamo lavorando tutti molto duramente; non vedo l’ora di cominciare”.
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sport - Calcio, intesa raggiunta si parte Sabato
Il campionato parte sabato Dopo tre ore di vertice tra Governo, Lega calcio e club ribelli, Pescante annuncia che si comincia il 14 e 15 settembre. "Intesa grazie a un contributo che le grandi daranno alle piccole", spiega Galliani. Le 'grandi' pagano per giocare. L'accordo per far partire regolarmente - ovvero con un solo rinvio di quindici giorni - i campionati di serie A e B alla fine è arrivato, ma quasi al fotofinish. A soli quattro giorni dalla data fissata per la prima partita, è stata la mediazione del governo e la scelta dei grandi club di autotassarsi con un contributo una tantum a favore di piccoli club a sbloccare la situazione delle otto ribelli senza contratto tv e a far trovare un'intesa. Provvisoria, perché vale solo per la stagione alle porte, ma sufficiente ad evitare un'altra figuraccia a tutto il calcio italiano, sull'orlo di una crisi di nervi dopo aver dichiarato quella finanziaria. Al tavolo del ministero dei beni culturali, presente il ministro Giuliano Urbani e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta impegnati in una 'moral suasion', l'accordo salva crisi alla fine si è trovato, e i campionati di serie A e B partiranno regolarmente tra sabato e domenica. Galliani e Giraudo con il 'nemico' Sensi hanno deciso di metter mano al portafoglio dei rispettivi club: si 'sacrificano' le sei grandi, Juve, Inter, Roma, Milan, Lazio e Parma, che verseranno una una tantum agli altri 12 della serie A: 5,5 milioni di euro con quote differenziate (1,250 milioni di euro dalle prime quattro e 250mila da Lazio e Parma, per altro non informate al momento dell'intesa), una cifra che non fa certo cantare vittoria ai 'ribelli' del consorzio Plus Media Trading. Gli otto club ribelli erano partiti dalla richiesta di 80 milioni di euro alle pay tv, ma nelle ultime ore si erano mostrati disposti a chiudere per 65: oggi devono accontentarsi di meno di 60. Ma alla fine hanno dovuto cedere, come ha detto il presidente del Como Preziosi, per un "gigantesco passo indietro" a tutela del campionato. Con l'assicurazione però da parte del governo di poter avviare in futuro la terza piattaforma tv del calcio. La lunga maratona è iniziata molto presto nella sede del ministero. Alle 9 in punto il ministro Giuliano Urbani aveva già intorno al suo tavolo gli interlocutori convocati: il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, il presidente della Lega Adriano Galliani, quello della Roma Franco Sensi, l'amministratore delegato della Juve, Antonio Giraudo e, in rappresentanza di Pmt, il presidente del Como, Enrico Preziosi. Tre ore di discussione per arrivare al compromesso: il governo ha usato solo "moral suasion", come ha detto Urbani. Insomma ha offerto solo il tavolo per mediare. Così, in un clima paradossalmente amichevole dopo i veleni e le accuse dei giorni scorsi, hanno trovato la soluzione dell' 'una tantum', come l'ha chiamata Galliani. Un provvedimento tampone, anche se per il futuro, oltre all'avvio del terzo polo, lo stesso Galliani ha detto che si tornerà alla contrattazione collettiva sui contratti con le pay tv. Il campionato, dunque, parte, ma la crisi economica resta: a far sperare il mondo del calcio è il tavolo di confronto presso la presidenza del consiglio annunciato la settimana scorsa da Urbani. "Sul pallone è come se fosse grandinato tre volte - ha detto il ministro - la crisi è nata anche da fattori esterni, la pubblicità, le scommesse, i diritti tv. Insomma non è solo colpa dei presidenti. Ma è certo che il problema finanziario sarà il primo da risolvere, per non ritrovarci nella stessa situazione tra pochi mesi. Il calcio spende il doppio di quello che ha, vive al di sopra dei propri mezzi: vanno diminuite le uscite". Ma la soluzione va cercata anche nel rilancio dell'azienda calcio: "A cominciare dagli stadi- ha aggiunto Urbani - che devono diventare delle strutture polifunzionali, con negozi e attività commerciali". Su questo punto il governo farà la sua parte per agevolare la trasformazione. Ma intanto una certezza c'é: in quegli stadi da sabato si gioca. Fonte: Il Nuovo
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sport - Coppa Italia: Reggina, Cosenza, Crotone
8 Settembre 2002 - Terza giornata del turno preliminare di Coppa Italia e primi verdetti. La Reggina batte 1-0 il Palermo alla Favorita e si qualifica alla seconda fase. L’Empoli supera il Cagliari; il Cosenza è corsaro a Catania. Finiscono in parità le sfide Siena-Genoa (1-1) e Ascoli-Lecce (2-2).
Siena-Genoa 1-1 (gruppo 1): Buona gara per Siena e Genoa, che concludono la loro avventura in Coppa Italia pareggiando 1-1 nel girone che vede la Samp già alla seconda fase. Pinga sigla il vantaggio toscano al 13’. Carparelli, su rigore, conquista il pareggio al 23’. Classifica: Sampdoria 6, Genoa 4, Siena 2, Lucchese 1. Empoli-Cagliari 3-0 (gruppo 4): L' Empoli fa le prove generali per il campionato travolgendo 3-0 il Cagliari. La qualificazione resta in sospeso in attesa dell' esito di Livorno-Pistoiese in programma mercoledì. Per i padroni di casa, reti di Vannucchi al 28’, Saudati su rigore al 66’ e Rocchi al 69’. Classifica: Empoli 6, Pistoiese, Livorno, Cagliari 3. Ascoli-Lecce 2-2 (gruppo 5): Un buon Ascoli mette alle corde il titolato Lecce costringendo i pugliesi al risultato finale di 2-2. Lecce avanti 2-0 con le reti di Silvestri al 2’ e Corallo al 7’. Pareggio dei padroni di casa con Di Venanzio al 26’ e Bonfiglio, su rigore, al 58’. Il pareggio consegna all’Ancona la qualificazione alla seconda fase. Classifica: Ancona 6, Ascoli 4, Lecce 2, Pescara 1. Catania-Cosenza 1-3 (gruppo 7): E' la maggiore concretezza dei calabresi, che sfruttano le occasioni da rete create, a fare la differenza nella gara vinta 3-1 a Catania. Vantaggio del Cosenza al 3’ con Zampagna; pareggio dei padroni di casa al 5’ con Bucchi. Allungo degli ospiti prima con Antonelli al 6’ poi con M.Aurelio al 63’. Il Crotone giocherà l'undici con il Bari già qualificato. Classifica: Bari 6, Cosenza 4, Crotone 2, Catania 1. Palermo-Reggina 0-1 (gruppo 8): La Reggina batte 1-0 il Palermo alla Favorita, qualificandosi per la seconda fase della Coppa Italia. Il match winner dell'incontro è Leon, autore del gol del passaggio del turno al 76’. Classifica: Reggina 7, Palermo 4, Messina 2, Taranto 0. Ancora 4 i gironi da decidere. Oltre a quello di Empoli e Pistoiese, sfida decisiva tra Venezia e Vicenza lunedì sera (gruppo 2). Nel girone 3 basta un pareggio con il Cittadella perchè la Triestina stacchi il biglietto. Dobrebbe farcela il Napoli nel girone 6. Il 24 ottobre e 6 novembre le otto qualificate incontreranno Modena, Atalanta, Piacenza, Brescia, Udinese, Torino, Parma e Como negli scontri diretti da cui usciranno le avversarie delle otto big, in campo il 4 dicembre (ritorno il 18).
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sport - MotoGp: Vince ancora Rossi
Rossi torna a vincere e impenna sul mondiale Vale all'Estoril coglie il nono successo stagionale grazie a una caduta di Gibernau: il tilolo iridato è sempre più vicino. Nella 250 Nieto beffa Melandri, in 125 Arnaud toglie la leadership a Poggiali.
Rossi come Beethoven. Valentino sulla pista dell’Estoril ha conquistato la nona vittoria, suonando tutti gli avversari,in un crescendo da favola, Gibernau escluso. “The doctor” ha vinto alla grande il GP del Portogallo, undicesima prova del motomondiale 2002, con una guida spettacolare e grintosa: una prestazione da vero fenomeno, su una pista resa scivolosa grazie ad una pioggia costante. Il dominatore della stagione ha nuovamente imposto la sua legge, fatta di velocità, destrezza, abilità e tanto, tanto coraggio. Non per niente l’unico ritiro (fin qui) della stagione è da imputare ad un pneumatico difettoso, ad una condizione tecnica, arrivata comunque quando il pesarese stava giocandosi l’ennesima vittoria. Brno però è già passato ed il ritiro è solo un buio ricordo nella mente di Valentino, che ora può veramente chiudere a suo favore il mondiale già dalla prossima uscita. In Brasile, sulla pista di Rio, fra quindi giorni: se guadagnerà undici punti su Ukawa, sarà campione del mondo. “Era importante fare risultato qui – ha detto ridendo nel dopo gara - perché ora ho la possibilità di festeggiare a Rio, che è un posto bellissimo, piuttosto che brindare a Motegi, in Giappone, che è un luogo triste e bruttissimo”. Nonostante la giornata uggiosa e bagnata la MotoGP ha offerto spettacolo, soprattutto col suo leader ma anche con un outsider di lusso, lo spagnolo Sete Gibernau, vero artista della guida su asfalto viscido, che (sciagurato) ha gettato al vento l’unica possibilità di vittoria per questa stagione della Suzuki. E’ dalla gara di Valencia dello scorso anno che la Suzuki non vince, un successo ottenuto anche quella volta su pista umida, in condizioni simili a quelle odierne. Gibernau merita comunque un encomio poiché è il più valido rappresentante della guida in condizioni critiche, con poca aderenza. Uno stile ed una padronanza affinata in continui allenamenti con moto da supermotard che gli consentono di avere un feeling e (forse) motivazioni che altrimenti non dimostra. Lo spagnolo è stato il miglior antagonista di Valentino Rossi che, attardato al via e dietro Ukawa, ha perso secondi preziosi rispetto al fuggitivo. Rossi però non si è perso d’animo ed ha iniziato una rimonta che, molto probabilmente non avrebbe dato frutti positivi senza la caduta di Gibernau. L’esperienza però insegna che bisogna osare, essere sempre pronti e Valentino era lì, lesto ad approfittare di un minimo errore che su una pista bagnata può capitare in ogni istante. “Sono felicissimo – ha detto raggiante Valentino – perché fino a due anni fa ero considerato una schiappa sul bagnato. Quest’anno abbiamo corso due volte sotto l’acqua ed ho vinto due volte, ora sono considerato quello più veloce. Come cambiano le cose… In realtà il vero missile è Sete (Gibernau, ndr) e mi spiace non abbia vinto, così stasera potevamo festeggiare insieme”. Vale ha dimostrato una grinta ed una voglia di vincere che hanno fatto davvero la differenza, dimostrando sul campo lo sbaglio della Honda di puntare su Kato (notoriamente fermo sul bagnato). Era un momento delicato per lui: la vittoria di Biaggi, le prove tecniche di Valencia e le diatribe con la dirigenza Honda hanno riempito le pagine e le TV di tutto il mondo. Ha risposto come i campioni usano fare: vincendo. Chiudendo la bocca a tutti e chiudendo (quasi del tutto) il sipario sul 2002. 250: Fonsi Nieto da antologia precede Melandri - La gara delle 250 ha avuto un unico, assoluto dominatore, Fonsi Nieto. Lo spagnolo che resta l’unico antagonista di Marco Melandri nel mondiale, ha vinto alla grande, da vero campione, un GP disputato sotto una pioggia incessante che come nelle 125, ha causato molte cadute. “Sono contento, anche se ho avuto molta paura per quella scivolata – queste le parole del vincitore subito dopo il traguardo – ma ho cercato di prendere subito la frizione e ripartire. Sono stato fortunato”. Nieto infatti a metà gara era secondo ed alla chicane è scivolato, ma non ha mollato il manubrio della sua Aprilia e con una veronica da perfetto torero, è riuscito a riprendere la gara e l’inseguimento al giapponese Matsudo, in testa fino a pochi giri dal termine, quando a sua volta è caduto, lasciando via libera allo spagnolo, seguito come un ombra da Marco Melandri. Il ravennate ha provato ad avvicinarsi allo spagnolo, ma si è accontentato del secondo posto, posizione che gli permette di restare al comando della classifica iridata di classe. “Alla fine ci ho provato a prendere Fonsi (Nieto, ndr) ma non avevo feeling con la moto, dura di sospensioni. Ho usato la testa, pensando ai punti”. Terzo alla fine Sebastian Porto, il poleman del sabato che ha preceduto Roberto Rolfo, autore di una gara di rincorsa, poiché penalizzato da uno “stop & go” per partenza anticipata. Ottimo quinto il bergamasco Locatelli, partito dalla terza fila, mentre Battaini, caduto, ha perso ogni possibilità di podio. Melandri ora ha trentadue punti di vantaggio su Fonsi Nieto, che a sua volta ne ha quarantatre su Rolfo. 125: Arnaud vittoria e leadership mondiale - Gran gara quella di Arnaud Vincent, che in un colpo solo vince a balza al comando della classifica iridata 125 con notevole vantaggio su Manuel Poggiali, oggi costretto al ritiro per caduta. Il più arrabbiato però è Simone Sanna che all’ultima curva ha sciupato tutto, consegnando (mentre era in testa) la vittoria al francese che con onestà ha ringraziato dell’imnneso favore. L’ennesima occasione sprecata per il toscano del Mugello. Arnaud e Sanna sono stati i protagonisti di una gara su una pista bagnata. Terzo posto per il tedesco Jenkner, che rincorreva la sua prima vittoria. Zero punti invece per Manuel Poggiali, costretto ad una gara in salita fin dal via, partendo in fondo allo schieramento. Il sammarinese ha rimontato con bravura e classe fino al quarto posto, ma a tre giri dalla fine è scivolato sciupando tutto e perdendo importanti punti per il campionato. Sesto posizione per Lucio Cecchinello dopo due innocue scivolate in una gara ad eliminazione con la caduta di molti protagonisti. Ora nel mondiale Arnaud conduce con ventitre lunghezze di vantaggio su Poggiali, che a sua volta ha solo cinque punti sullo spagnolo Pedrosa,
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